S.A.
27 marzo 2024
Fusione aeroporti, Todde convochi i sindacati
La Uiltrasporti Sardegna chiede alla neoeletta presidente della Regione Alessandra Todde un cambio di rotta sulla gestione delle dinamiche, di cui si parla da ormai tempo, sulla possibile fusione delle società che si occupano dell’Handling negli scali sardi
CAGLIARI - «La gestione delle società di gestione degli aeroporti sardi deve essere affrontata in maniera radicalmente diversa rispetto a quanto fatto dalla Giunta precedente». La Uiltrasporti Sardegna chiede alla neoeletta presidente della Regione Alessandra Todde un cambio di rotta sulla gestione delle dinamiche, di cui si parla da ormai tempo, sulla possibile fusione delle società che si occupano dell’Handling negli scali sardi.
«Abbiamo sempre guardato con molta attenzione agli assetti delle società di gestione del sistema aeroportuale sardo che riteniamo fondamentale e preziosissimo per la nostra isola soprattutto in un momento come questo in cui l’attuale modello di continuità territoriale mostra tutte le sue debolezze e deve essere sicuramente rinnovato e gestito in modo diverso», spiega il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca che chiede che la neo presidente convochi immediatamente i sindacati di categoria, le società di gestione e le proprietà al fine di verificare le dinamiche effettive messe in campo e capire se ci sono le condizioni per la fusione.
«Per noi è fondamentale dare il nostro contributo ed esprimere la nostra posizione per quanto riguarda l’ambito di applicazione dei contratti all’interno delle società di gestione e delle garanzie sui livelli occupazionali e lo sviluppo – sottolinea – Vorremmo concentrarci sul piano industriale per capire cosa succederebbe se fosse portata avanti l’idea di fusione. Stiamo parlando di aeroporti, di infrastrutture strategiche che danno sviluppo all’economia e all’occupazione in Sardegna. Bisogna fare chiarezza perché le operazioni lasciate sottotraccia non portano da nessuna parte se non a conflittualità che possono solo danneggiare l’economia sarda, i lavoratori e l’immagine dei nostri aeroporti».
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