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21 marzo 2024
Emergenza idrica, Zirattu denuncia gli sprechi
Mentre in alcune zone agricole della Sardegna si può tirare un sospiro di sollievo, fuori dall’emergenza idrica, in altre si applicano le restrizioni e, contemporaneamente, si finisce per far scorrere l’acqua fino al mare
SASSARI - Mentre in alcune zone agricole della Sardegna si può tirare un sospiro di sollievo, fuori dall’emergenza idrica, in altre si applicano le restrizioni e, contemporaneamente, si finisce per far scorrere l’acqua fino al mare, senza che nessuno agisca per trattenerla e renderla disponibile. E anche se la situazione degli invasi non è più grave come lo era qualche settimana fa, quando i volumi si trovavano ai minimi storici, occorre non abbassare la guardia. Con l’ultimo bollettino di febbraio nel sistema erano presenti 1025 milioni di metri cubi d’acqua, pari a circa il 56.2% del volume utile di regolazione autorizzato. Un incremento di 67 milioni di metri cubi rispetto a gennaio 2024. «Un passo in avanti fatto solo ed esclusivamente grazie a Madre Natura - commenta Gavino Zirattu il presidente di Anbi Sardegna, l’associazione che rappresenta e tutela i 7 Consorzi di Bonifica dell’Isola, convinto che non si possa e non di debba continuare a sperare nelle abbondanti piogge - a confidare nella clemenza del meteo, per mettere in sicurezza il lavoro nelle campagne».
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