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19 marzo 2024
Cyrano de Bergerac a Sassari e Cagliari
Spettacolo in cartellone da mercoledì 20 marzo a domenica 24 marzo al Teatro Massimo di Cagliari e martedì 26 marzo alle 21 al Teatro Comunale di Sassari per la Stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna
SASSARI - Una storia d'amore che sfida il tempo e la logica in “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand, nell'intrigante mise en scène firmata da Arturo Cirillo, che veste i panni dell'abile spadaccino e raffinato poeta, accanto a Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Irene Ciani, Giulia Trippetta e Giacomo Vigentini, in cartellone da mercoledì 20 marzo a domenica 24 marzo al Teatro Massimo di Cagliari e martedì 26 marzo alle 21 al Teatro Comunale di Sassari per la Stagione de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC Sardegna.
Il celebre dramma, ispirato alla figura di Savinien Cyrano de Bergerac, estroso scrittore e filosofo libertino contemporaneo di Molière, racconta il tenero sentimento che il protagonista prova per la cugina, la bella Rossana, senza osare mai di confessarglielo a causa del proprio aspetto, tanto da prestarsi a fare da intermediario tra la donna e il giovane cadetto di cui si invaghita, e a fornire a costui le parole per conquistarne il cuore. Un singolare triangolo, tragicamente spezzato quando il bel Cristiano de Neuvillette cade in battaglia, lasciando Rossana, ignara dell'inganno, prigioniera del dolore e del rimpianto e Cyrano unico custode del segreto dell'amico scomparso, finché colpito a morte in un agguato egli non confessa la verità all'amata.
Un'originale rilettura di “Cyrano de Bergerac” con adattamento e regia di Arturo Cirillo, scenografie di Dario Gessati, costumi di Gianluca Falaschi (Premio Le Maschere del Teatro 2023) e disegno luci di Paolo Manti, e con musica originale e rielaborazioni di Federico Odling, produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro / ERT Teatro Nazionale, per riscoprire il fascino di un personaggio (re)inventato da Rostand e ormai entrato nell'immaginario. In un gioco metateatrale, la vicenda del poeta innamorato s'intreccia alla favola di Pinocchio, nella versione immaginifica di Carmelo Bene, con rimandi al mondo del varietà e una colonna sonora che spazia dalle canzoni di Domenico Modugno e Edith Piaf alle musiche di Fiorenzo Carpi.
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