S.A.
18 marzo 2024
Cammini Aperti in Sardegna il 13 e 14 aprile
In Sardegna le due giornate dedicate a “Cammini Aperti” si svolgeranno lungo il “Cammino Francescano” e il Cammino Minerario di Santa Barbara il 13 e 14 aprile
CAGLIARI - “Scopri l’Italia che non Sapevi – Viaggio Italiano” è un progetto congiunto di promozione turistica delle Regioni Italiane facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2022 del Ministero del Turismo. Tra le attività portate avanti, ora, ce n’è una volta alla valorizzazione del turismo lento, una modalità di viaggio sempre più in voga che permette di assaporare appieno anche angoli meno noti della nostra Penisola, magari con la primavera. In Sardegna le due giornate dedicate a “Cammini Aperti” si svolgeranno lungo il “Cammino Francescano” e il Cammino Minerario di Santa Barbara.
Il primo è in programma il 13 aprile: un percorso attraverso le tracce lasciate nell’Isola dai francescani nel corso dei secoli. L’intero cammino francescano unisce quasi idealmente i primi due luoghi in cui i seguaci del ‘Poverello di Dio’ si insediarono, ossia Cagliari e Luogosanto. Il tratto di cammino scelto per la prima giornata di ‘Cammini Aperti’ è a metà strada, al confine tra le province di Oristano e del Sud Sardegna, un itinerario di dieci chilometri tra eredità storiche e bellezze naturali: da Laconi, paese natio di Sant’Ignazio e luogo francescano per eccellenza, a Genoni, adagiato sulle pendici del colle vulcanico di Santu Antine. Tra le attrazioni da visitare lungo il percorso, spiccano il parco Aymerich, il Menhir museum, le chiese dedicate a Sant’Ambrogio e a Sant’Ignazio e la casa natia del santo, nel centro storico di Laconi. Una volta lasciato il borgo, è protagonista la natura, tra basse colline, affioramenti rocciosi e verdi prati. Tappa conclusiva sarà il piccolo centro di Genoni di radicata devozione francescana, che conserva un inestimabile patrimonio naturale, in parte esteso sul celebre altopiano della Giara, rilevanti testimonianze archeologiche e antiche radicate tradizioni. Il suo centro storico è diviso in otto rioni storici, in uno dei quali spiccano i ruderi dell’ex Convento di San Sebastiano, risalente al 1638.
La seconda giornata si svolgerà il 14 aprile lungo uno dei più suggestivi cammini italiani, dedicato a Santa Barbara, la protettrice dei minatori, che si snoda lungo 500 chilometri distribuiti in 30 tappe, attraverso rilievi affacciati sul mare. Il Cammino minerario di Santa Barbara incarna l’anima dei paesaggi che attraversa, quelli del Sulcis-Iglesiente e del Guspinese, ‘toccando’ i santuari dedicati alla santa e sviluppandosi ad anello su sentieri, mulattiere e ferrovie dismesse. Con Iglesias come punto di partenza e d’arrivo, si attraversa un territorio allo stesso tempo ‘aspro’, di basalti e graniti, e verde, di sconfinate leccete. Ogni giorno si scoprono villaggi ‘fantasma’ ed eredità dell’epopea mineraria e di tempi lontanissimi. Per “Cammini Aperti” si percorre una parte della dodicesima tappa, un itinerario ad anello da Fluminimaggiore alle grotte di Su Mannau, nell’Iglesiente (sud ovest dell’Isola), laddove fino a qualche decennio fa le miniere hanno avuto un ruolo da protagoniste. Si parte da Fluminimaggiore, nella valle del rio Mannu, addentrandosi nella rigogliosa macchia mediterranea e in boschi di leccio, per raggiungere la miniera dismessa di Su Zurfuru, dove si estraevano piombo e zinco. Prevista anche la visita al museo allestito negli edifici minerari. Tappa finale, le grotte di Su Mannau, un complesso carsico ‘scolpito’ 540 milioni di anni fa. Non manca un momento tutto dedicato ai prodotti enogastronomici tipici. Infine, ritorno a Fluminimaggiore con bus navetta gratuito.
|