Pietro Sartore
15 marzo 2024
L'opinione di Pietro Sartore
Conoci e i suoi sette stadi di ubriachezza
Qualcuno forse ricorderà un simpaticissimo sketch in cui il comico Paolo Rossi descriveva i sette stadi dell’ubriachezza. Dopo i primi livelli allegri, borracho (ubriaco), muy borracho, cantos patrioticos, eccetera, piano piano la sbornia vira e assume livelli più preoccupanti. Al sesto stadio arriva quella che Rossi definiva “negacion de la evidencia”. Qui pare giunto il sindaco Conoci, che dopo 5 anni di metaforica ubriachezza, in cui la sua Amministrazione a causa della propria frivolezza non è riuscita a mandare avanti nessuna delle opere ereditate, progettate e finanziate dal centrosinistra, ora prova ad addebitare ad altri i disastri combinati da lui e dalla sua giunta nel campo delle opere pubbliche. Della piscina comunale coperta restano nella memoria le parole dell’Assessora allo sport, pronunciate durante il sopralluogo della commissione consiliare del settembre 2019: «Tutti in vasca a maggio 2020» disse, dopo aver constatato il grado di avanzamento dei lavori. Non poteva certo prevedere che cosa avrebbe combinato la sua giunta. Risultato, risoluzione del contratto con l’impresa e lavori della piscina fermi da oramai 4 anni. Storia simile per il palazzo comunale, con il contenzioso avviato dall’Amministrazione con il direttore lavori. Risultato, lavori bloccati con il ponteggio che continua a restare a far bella mostra di sé in via Columbano, procurando fastidio agli incolpevoli residenti. Per non parlare di quello a cui devono assistere i residenti di Sant’Agostino, con il cantiere dell’ex cotonificio abbandonato da tempo e i lavori completamente fermi. Tralasciando, poi, i soldi non utilizzati alla Pietraia e i progetti per Fertilia chiusi nel cassetto. Ecco dopo questo disastro totale, dovuto al pressappochismo e alla superficialità della sua iniziale “sbronza” allegra, assistiamo oggi allo spettacolo del nostro primo cittadino, oramai completamente ebbro, che arriva alla fase della negazione dell’evidenza e prova a disconoscere i pasticci combinati in 5 anni. A questo punto il terrore è che dopo la sesta fase della “negacion de la evidencia” il nostro sindaco possa approdare a quello che Paolo Rossi individuava come settimo e ultimo stadio dell’ubriachezza: “insulto al clero y apoteosis final”. Considerato che sta pure per iniziare la settimana santa non sarebbe veramente il caso...
*Consigliere comunale "Per Alghero"
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