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Red 1 giugno 2008
In 40mila a Cagliari per Festarch
Si chiude il festival internazionale di architettura negli ampi spazi dell'ex Manifattura Tabacchi
In 40mila a Cagliari per Festarch

CAGLIARI - Si chiude oggi a Cagliari, nella conferma di un successo già raccolto lo scorso anno, la seconda edizione di Festarch, il festival internazionale di architettura promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, le Università di Cagliari e Sassari e l’Istituto Nazionale di Architettura (Inarch), con la collaborazione del Comune di Cagliari. Un'edizione all'insegna del “turismo planetario”, tema indagato attraverso prospettive e linguaggi differenti, dalla letteratura al design, dalla fotografia alla politica, a una architettura ricca di invenzione che riscopre anche la sua vocazione sociale. Quattro, intense giornate negli ampi spazi dell'ex Manifattura Tabacchi, nel cuore del capoluogo sardo: spazi ritrovati l'anno scorso, proprio in occasione del debutto di Festarch, e anche stavolta affollati da un pubblico numeroso, 40 mila presenze, attento e in larga misura giovane, con tanti architetti, artisti e letterati in arrivo da tutto il mondo. La chiave del successo è nella formula di un festival che ha proposto più di settanta appuntamenti nell'arco di quattro giorni, dal mattino alla sera inoltrata. Un vero elettroshock di sapere e conoscenza, lezioni magistrali, conversazioni, tavole rotonde, letture e conferenze affidate a un “cast” di eccellenza: architetti del calibro di Wolf Prix, Minsuk Cho, Bjarke Ingels, Fabio Novembre, Rudy Ricciotti, François Roche, Italo Rota, Benedetta Tagliabue e il premio “Pritzker” Jacques Herzog; scrittori come Geoff Dyer, Tom McCarthy, Richard Mason, Rick Moody, Luc Sante, Bruce Sterling, Maria Pace Ottieri, Marcello Fois, Michela Murgia e Flavio Soriga; fotografi come Oliviero Toscani, Mario Dondero e Paolo Rosselli; designer e artisti come Vito Acconci, Piero Lissoni, Peter Saville, Pinuccio Sciola, Patricia Urquiola, Marcella Vanzo; studiosi e critici come Gillo Dorfles, Achille Bonito Oliva, Julia Peyton-Jones e Hans Ulrich Obrist. Festarch si conferma così una manifestazione di respiro internazionale, grazie alla presenza di ospiti di fama mondiale e alla collaborazione di due fra le più prestigiose gallerie di arte e architettura del mondo, la Serpentine Gallery di Londra e la Storefront for Art and Architecture di New York. E per il futuro si attende un'altra importante partnership, quella della Fondazione Chernikhov di Mosca. Grande entusiasmo da parte degli organizzatori, l'associazione culturale Amici del Festival, e dei direttori artistici Stefano Boeri e Gianluigi Ricuperati. Esprime soddisfazione Luisanna Depau, assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna: «Per la seconda edizione di Festarch abbiamo avuto un'offerta ampia cui non solo Cagliari ha risposto in modo importante ma anche un pubblico di qualità venuto da fuori».

Nella foto: Luisanna Depau, assessore al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna



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