S.A.
23 febbraio 2024
Da Legambiente a Wwf: appello ai candidati
Legambiente, WWF Greenpeace e Kyoto Club Impegnate da anni sui temi della transizione ecologica hanno sottoscritto un appello rivolto ai candidati alla presidenza della Regione Sarda in cui si chiede la chiusura in pochi anni delle centrali termoelettriche a carbone e da derivati del petrolio
CAGLIARI - Le associazioni ambientaliste Legambiente, WWF Greenpeace e Kyoto Club Impegnate da anni sui temi della transizione ecologica hanno sottoscritto un appello rivolto ai candidati alla presidenza della Regione Sarda in cui si chiede «la chiusura in pochi anni delle centrali termoelettriche a carbone e da derivati del petrolio e contrastare allo stesso tempo qualsiasi progetto di nuove infrastrutture a gas naturale. Il progetto di metanizzazione proposto nel 2015, con il Patto per la Sardegna, è fallito perché era già allora antistorico. É necessario mettere in atto un’azione convinta per la promozione delle delle fonti di energia rinnovabile attivando il protagonismo delle comunità locali per un innovativo sviluppo ambientale, sociale ed economico».
«La Sardegna si trova nelle condizioni ideali per costituire un vero e proprio laboratorio per la transizione energetica puntando a diventare la prima isola verde, libera da fonti fossili, e luogo nel quale si sperimentano e definiscono le buone pratiche dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo.
Si individuino e sviluppino un adeguato numero di progetti di impianti eolici offshore intorno ai mari della Sardegna garantendo la massima compatibilità ambientale con l’ecosistema marino e il maggior livello di integrazione nella pianificazione dello spazio marittimo. Occorre accelerare l’iter autorizzativo per la realizzazione dell’elettrodotto T LINK Sardegna – Sicilia – Continente della potenzialità di 1.000 MW, che appare sempre più fondamentale per accelerare il Phase-Out del Carbone, e potenziare la continuità energetica con il continente, favorire lo sviluppo delle FER, rafforzare la sicurezza della rete nazionale e facilitare l’esportazione e l’importazione dalla Sardegna di energia elettrica» si legge nel documento.
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