S.A.
16 febbraio 2024
Cultura e lingua sarda: eventi al Bellieni
Il progetto di valorizzazione di lingua e cultura sarda coinvolge Ossi, Uri, Laerru, Martis, Ploaghe e Usini, e sarà rivolto soprattutto al confronto intergenerazionale
OSSI - La valorizzazione della lingua e della cultura sarda è ancora una volta al centro delle attività dell’Istituto Camillo Bellieni di Sassari che, a partire da febbraio e fino al mese di novembre, coinvolgerà sei comuni del Nord Sardegna nel progetto “Limba de vida”, per sensibilizzare in particolar modo i più giovani attraverso confronti intergenerazionali. Tantissime le iniziative in programma a Ossi, comune capofila sotto il coordinamento dell’operatrice Adriana Cocco, poi a Uri con Anna Laura Pirisi, a Laerru, Martis, Ploaghe e Usini con Francesca Sini. Tutte le attività, tra Coros e Anglona, saranno a titolo gratuito.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Ossi, Pasquale Lubinu: «Con questo importante progetto proposto dall'Istituto Bellieni continuiamo a lavorare per valorizzare la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra storia. Siamo orgogliosi di fare rete con altre amministrazioni per portare avanti iniziative a sostegno dei valori che caratterizzano e rendono unico il territorio».
Sportello e consulenza saranno aperti al pubblico per la traduzione di materiali personali, e saranno attivate azioni di consulenza per gli enti locali, sia riguardo alla traduzione che alla realizzazione di articoli e altri materiali in lingua sarda mediante i quali diffondere, promuovere e dare visibilità al territorio. Tra questi figurano brochure informative, calendari e segnaletica. Saranno distribuite mappe concettuali sulle regole ortografiche.
In sinergia con le biblioteche, le ludoteche, le scuole e le associazioni, saranno create occasioni di scambio intergenerazionale per la valorizzazione e la tutela non solo della parlata locale, ma anche delle tradizioni, con la realizzazione di piccoli laboratori che coinvolgeranno bambini, genitori e anziani. Tra racconti di storie e leggende saranno inoltre rese complici le case di riposo e, tra laboratori didattici per apprendere giocando la produzione di formaggio, pane e pasta, faranno il loro ingresso nel progetto anche le diverse attività lavorative. È in calendario la realizzazione di due corsi di lingua e cultura sarda. Tra le novità, una figura specializzata condurrà un Laboratorio di educazione emozionale dedicato in prima sessione ai bambini dai sei agli otto anni, e in seconda sessione agli adolescenti.
Per la fascia d’età dai nove agli undici anni sarà possibile frequentare un Laboratorio di educazione al Movimento, nel quale ai ragazzi saranno presentati i movimenti secondo la nomenclatura sarda proposta dal docente, per memorizzarli in modo divertente. Infine, attraverso il Concorso “Sa bidda cun sos ojos mios”, chiunque vorrà potrà esporre delle installazioni create con materiali naturali provenienti dal proprio territorio. Tutte le attività laboratoriali saranno documentate attraverso la realizzazione di videoclip amatoriali realizzati da ragazzi tra i 12 e i 18 anni sotto la guida di un esperto.
|