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15 febbraio 2024
«Su Alghero, obiettivo crescita»
«Occorre rilanciare il progetto di crescita urbanistica, economica, sociale e culturale della città». Questa è la preoccupazione e l’impegno dell’ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, e di Giovanna Caria
ALGHERO - «La forza propulsiva del progetto di crescita urbanistica, economica, sociale e culturale che abbiamo realizzato alla guida di Alghero, dopo quasi quindici anni si sta esaurendo. Occorre rilanciarlo orientando lo sguardo al futuro». Questa è la preoccupazione e l’impegno dell’ex sindaco di Alghero, Marco Tedde, e di Giovanna Caria, entrambi candidati con Forza Italia a sostegno di Paolo Truzzu presidente.
«La politica, se non ha la capacità di guardare a un orizzonte più lontano di un mandato amministrativo, rischia di portare la Riviera del Corallo, il Nord Ovest Sardegna e tutta l’isola a esaurire la capacità di trattenere le generazioni più giovani e quelle future, che meritano ben altre opportunità, e di essere ospitale e accogliente verso i visitatori, che nel frattempo sono attratti da destinazioni altamente competitive», è il nocciolo della questione secondo Tedde e Caria.
«Alghero negli anni delle Giunte Tedde si è ritagliata un suo ruolo politico, culturale e morale, grazie al quale rappresenta ancora un laboratorio cui molti guardano con curiosità – spiegano – ma per riprendere slancio ha bisogno di nuove energie capaci di disegnarle addosso un progetto nuovo, che parta dai bisogni dei cittadini di domani».
In quest’ottica, sostengono Tedde e Caria, occorre rivisitare e riqualificare la regia della città per almeno due motivi. «Si parla sempre di politiche giovanili, di ascolto e di coinvolgimento, ma la nostra proposta di creare una Unità di progetto ad hoc, per una regia unitaria tra Comune e Regione, è rimasta inascoltata». E nel frattempo «la programmazione è rimasta al palo, impedendo una seria pianificazione della direzione da dare allo sviluppo, di un disegno della Alghero del futuro – è l’ultima stoccata – Alghero deve riprendere a rappresentare quel modello sperimentale di scelte urbanistiche e politiche turistiche che è stata sino a dodici anni fa».
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