S.A.
29 gennaio 2024
«Al Fermi si fa propaganda politica»
Polemica all´indomani della conferenza tenuta dall’europarlamentare del Partito Democratico Pietro Bartolo al Liceo Scientifico di Alghero. Gioventù Nazionale accusa il dirigente di utilizzare la scuola per uso propagandistico politico
ALGHERO - Dopo l’evento organizzato sabato scorso al Liceo scientifico Fermi di Alghero, che ha visto centinaia di ragazzi, accompagnati dai docenti, partecipare alla conferenza tenuta dall’europarlamentare del Partito Democratico Pietro Bartolo, si accende la polemica per alcune esternazioni fatte dall’onorevole durante l’incontro coi liceali algheresi. Gioventù Nazionale, infatti, denuncia «l’uso propagandistico di un evento che, è bene ricordarlo, è stato tenuto in orario scolastico, con il conseguente obbligo di presenza per i ragazzi, e durante il quale Bartolo avrebbe stigmatizzato le posizioni politiche in materia di immigrazione di Fratelli d’Italia e Lega, accusati di fare “becera propaganda” sulla pelle dei più deboli, e attaccato in maniera frontale i partiti di destra a livello nazionale ed europeo, riproponendo la divisione manichea tra una sinistra pronta a difendere i diritti e a rappresentare il “bene” e una destra dedita a diffondere paure e a rappresentare il “male”.»
«Riteniamo indegno che una scuola del nostro territorio, vale a dire una istituzione che dovrebbe essere per definizione apartitica e insegnare ai ragazzi la facoltà di pensare liberamente con la propria testa, venga utilizzata per fare squallida propaganda elettorale, alimentando tra l’altro un clima di discriminazione contro chi banalmente esprime posizioni ideologiche differenti rispetto a quelle dell’onorevole Bartolo» dichiarano Walter Noli, coordinatore cittadino del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, e Alessandro Sanna, presidente provinciale di GN. Aggiunge Noli: «Trovo quantomeno curioso che taluni insegnanti del Liceo scientifico E. Fermi che manifestavano preoccupazione perché l’allora rappresentante d’istituto del Liceo Classico, vale a dire il sottoscritto, fosse tesserato a un partito politico di centrodestra, oggi non abbiano nulla da ridire su un evento di propaganda politica organizzato all’interno della scuola dove insegnano e imperniato, tra l’altro, sull’intervento dell’europarlamentare di un partito, il Pd, che si appresta ad avviare la campagna elettorale per le imminenti elezioni europee».
E conclude chiedendo un chiarimento da parte del dirigente scolastico Mario Peretto: «Da sempre crediamo e combattiamo per una scuola che insegni ai ragazzi a pensare in maniera critica, a farsi un’idea sul mondo, a formarsi in modo libero e conscio senza indottrinamenti da parte di qualche professore. Crediamo che la missione della scuola italiana sia quella di formare uomini e donne consapevoli, non elettori del Partito democratico. Riscontriamo tra l’altro la reiterazione di comportamenti discutibili già visti al Fermi, dove inoltre, ricordiamolo, insegna un consigliere comunale della sinistra e nel cui consiglio d’istituto vi sono due rappresentanti dei genitori che sono importanti esponenti cittadini rispettivamente del Pd e dei 5 stelle. Vista la gravità di quello che è successo sabato, pretendiamo dunque che chi ha la responsabilità di quanto avviene in quella scuola, vale a dire il Dirigente Scolastico Mario Peretto, faccia chiarezza pubblicamente, nella speranza che non se ne lavi le mani quasi fosse un Ponzio Pilato qualsiasi».
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