S.A.
29 gennaio 2024
Non c´è acqua per la Nurra: è emergenza
L’allarme è stato lanciato dal Consorzio di Bonifica della Nurra insieme a Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Attualmente ci sono circa 38milioni di metri cubi nel sistema Temo-Cuga-Bidighinzu, 24 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso, che già era stato un anno difficile e addirittura 40 milioni di metri cubi in meno rispetto a due anni fa
ALGHERO - L’acqua per gli agricoltori? Non è sufficiente. I bacini sono praticamente vuoti ed è a rischio la campagna irrigua 2024. L’allarme è stato lanciato dal Consorzio di Bonifica della Nurra che, insieme a Confagricoltura, Coldiretti e Cia, ha analizzato la situazione dei bacini in modo da non farsi trovare impreparato, vista la condizione di siccità che sta continuando a interessare la nostra Regione. Lo scenario è davvero preoccupante: Attualmente ci sono circa 38milioni di metri cubi nel sistema Temo-Cuga-Bidighinzu, 24 milioni di metri cubi in meno rispetto all’anno scorso, che già era stato un anno difficile e addirittura 40 milioni di metri cubi in meno rispetto a due anni fa.
Considerando che almeno 40 milioni di metri cubi sono vincolati per uso idropotabile, resterebbe davvero pochissimo, praticamente nulla, per le campagne della Nurra. «Mediamente per ogni stagione irrigua vengono utilizzati 30 milioni di metri cubi», spiegano dal Consorzio di bonifica della Nurra che l’altro ieri ha riunito nella sede di via Rolando, a Sassari, le organizzazioni di categoria. Tutti hanno convenuto sulla necessità di correre ai ripari e rivolgono un appello alle Istituzioni.
«Chiederemo un incontro urgente al commissario dell’autorità di bacino del distretto idrografico, – annunciano dal Consorzio – mentre ci domandiamo come mai, fino a oggi, dalla Regione nessuno si è preoccupato e perché ogni anno ci dobbiamo ritrovare nell’incertezza>. In agricoltura, infatti, non ci si può affidare agli eventi climatici per programmare le stagioni. Anbi Sardegna, l’associazione che rappresenta e tutela i Consorzi di bonifica nell’Isola, spinge ancora perché la Regione prenda in considerazione la possibilità di realizzare una diga sul Rio Crabolu, tra Pozzomaggiore e Suni, che consentirebbe un invaso di circa 52 milioni di metri cubi e che completerebbe lo schema idrico del Nord Ovest della Sardegna. Acqua sicura che garantirebbe agli agricoltori una maggiore tranquillità».
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