La dirigenza algherese di Fratelli d’Italia interviene sulle recenti dichiarazioni dell’opposizione in consiglio comunale a proposito della candidatura di Mario Conoci per le prossime elezioni regionali: «Alle provocazioni della sinistra rispondiamo con l’impegno serio e coerente degli iscritti, dei simpatizzanti e dei nostri candidati»
ALGHERO - «I grilli parlanti della sinistra cittadina pretendono di impartire lezioni di correttezza e coerenza, dimenticandosi che i migliori insegnanti sono quelli che mettono al centro della propria azione educativa il proprio esempio. Quando questo non avviene perdono ogni credibilità. Quanti sindaci, ad iniziare da quello di Cagliari Paolo Truzzu, quanti amministratori e consiglieri comunali e regionali saranno candidati in queste elezioni regionali per dare valore aggiunto alle rispettive liste?
Molti, e di tutti gli schieramenti, sinistra inclusa. Tra questi, senza allontanarci da Alghero il sindaco di Ittiri che gode del sostegno proprio del gruppo del consigliere di opposizione Mario Bruno. Gli ha forse chiesto di dimettersi prima di garantirgli il proprio sostegno? Non ci risulta, come non ci risulta lo abbia fatto per gli altri sindaci della propria parte. Se la legge non avesse consentito queste candidature il problema non si sarebbe ovviamente posto». La dirigenza algherese di Fratelli d’Italia interviene sulle recenti dichiarazioni dell’opposizione in consiglio comunale a proposito della candidatura di Mario Conoci per le prossime elezioni regionali [
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«Nessuna anomalia dunque, tranne quella della sinistra algherese che si ostina a voler combattere battaglie altrui. Siamo al termine naturale del mandato amministrativo: si rassicurino, non verrà meno l’impegno e la determinazione per portare a compimento coralmente e responsabilmente gli impegni assunti nei confronti della nostra comunità, continuando ad amministrare fino in fondo la città anche a discapito della campagna elettorale. Un’ultima riflessione sulla coerenza politica che si pretende dagli altri ma che poi non si è capaci di praticare personalmente. Ricevere lezioni da chi, dopo aver proposto ed eletto un sindaco - Stefano Lubrano - insieme ad una coalizione di partiti, per poi immolarlo cinicamente, rompendo accordi e alleanze, dopo appena 2 anni dall’inizio del mandato, per sostituirlo con se stesso, non essendo riuscito ad essere ricandidato alle elezioni regionali, è come andare a lezione di buone maniere da un cafone certificato. Non potranno che apprendersi i peggiori comportamenti» chiudono Di Gangi e compagni.
Nella foto: Conoci, Truzzu e Di Gangi