Il 23 gennaio 2024 si tiene l’udienza nei confronti del giovane emiliano al quale si contesta la pesca di frodo nelle acque di Capo Caccia avvenuta a fine agosto 2022. Grig presenta istanza di costituzione di parte civile
SASSARI - Il 23 gennaio al Tribunale di Sassari si terrà l’udienza nei confronti del giovane emiliano al quale si contesta la pesca di frodo nelle acque di Capo Caccia, avvenuta a fine agosto 2022 [
LEGGI]. Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), che immediatamente segnalò la vicenda alla magistratura, è parte offesa e presenta istanza di costituzione di parte civile.
«Dopo il safari di pesca subacquea in area marina protetta, una parte del pescato (tre grandi esemplari di Cernia bruna, Epinephelus marginatus, e un Sarago maggiore, Diplodus saragus) venne venduta a un noto ristoratore algherese e, dopo una lauta cena, proseguì la simpatica vacanza con nuove avventure nell’Isola del Mediterraneo occidentale. Tutto venne immediatamente documentato e divulgato con video sulla piattaforma socialTikTok e, vista la grandezza dell’impresa, invio anche alla pagina Facebook “Roba da Apneisti Spearfishing & Freediving”. Un’autodenuncia, insomma »ripercorre la vicenda il presidente di Grig Stefano Deliperi.
«La pesca sportiva nelle aree marine protette è vietata e sanzionata penalmente e potrebbe integrare gli estremi del reato di furto aggravato ai danni dello Stato, nonché la violazione della disciplina regionale e regolamentare istitutiva e gestionale dell’A.M.P., mentre l’acquisto di proventi da reato può integrare gli estremi di cui all’art. 648 cod. pen. (ricettazione), oltre alle sanzioni inerenti gli aspetti commerciali e igienico-sanitari» evidenzia Deliperi. E’ stata anche fissata un’ulteriore udienza davanti al Tribunale di Sassari in composizione monocratica per il 12 settembre 2024 per analoghe contestazioni nei confronti di P.P., giovane milanese anch’egli parte dell’impresa. E conclude: «Il GrIG farà naturalmente la sua parte anche in sede giudiziaria affinchè siano applicate le sanzioni di legge. La Sardegna non è terra e mare per beceri safari, chiunque se lo metta in testa una buona volta per tutte».