ALGHERO - Campo largo per Valdo Di Nolfo, da qualche giorno ufficialmente in corsa per uno scranno del prestigioso Parlamento Sardo di via Roma. Il giovane consigliere comunale di Alghero ha sciolto le riserve e dopo un lungo corteggiamento ha scelto di puntare su Alessandra Todde, la candidata Pentastellata che insieme al Partito democratico ed ai Progressisti tenterà di scalzare il Centrodestra dalla guida della Regione Sardegna.

Di Nolfo sarà uno dei punti di forza della lista civica a sostegno della presidente "Uniti per Alessandra Todde" ma soprattutto, quando mancano ancora pochi giorni alla definitiva presentazione delle liste dei candidati alle imminenti elezioni regionali del 25 febbraio (l'ultimo giorno utile è lunedì), sembra proprio imporsi come candidato di punta della coalizione su base territoriale: uno dei pochi, se non l'unico, con buone probabilità di elezione. La legge elettorale obbliga infatti al successo personale, in termini di preferenze, unito al buon piazzamento della lista di appartenenza, così da far scattare i quozienti per l'elezione dei candidati, che nella circoscrizione di Sassari-Alghero-Porto Torres sono 12 (tredici al massimo).

Valdo Di Nolfo ha una marcia in più. In attesa di conoscere tutti i volti dei politici in corsa nel cosiddetto "Campo Largo", pare proprio non avere grandi "rivali" interni, tanto che la comunità politica del Centrosinistra algherese, dopo lunghi anni di digiuno (dall'epoca di Mario Bruno l'ultimo rappresentante del territorio in Regione) ha di nuovo la possibilità di contare a Cagliari. «L'obiettivo è portare Alghero fuori dall'isolamento in cui è inesorabilmente sprofondata» dice lui, consapevole che la strada per l'eventuale elezione sarà sicuramente difficile ma estremamente gratificante.

Nel suo programma gli impegni prioritari sono il «diritto alla salute», con la rinascita dell'ospedale con tutti i servizi ad esso collegati ed il «rilancio della medicina territoriale ripartendo soprattutto dai pediatri». Per Di Nolfo, stimato e conosciuto anche al di fuori di Alghero, si tratta della seconda candidatura ad una competizione elettorale regionale a distanza di 10 anni dall'esordio: al tempo, era il 2014, arrivava da una grandiosa elezione in Consiglio comunale qualche anno prima, quando risultò il più votato di tutto il centrosinistra e sfiorò l'elezione col simbolo di Sinistra Ecologia e Libertà per soli 63 voti.