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12 gennaio 2024
«Scontro in Fondazione, si ritiri la delibera»
I consiglieri comunali dei gruppi consiliari di opposizione Per Alghero, Futuro Comune Sinistra in comune, PD e Movimento 5 Stelle chiedono al sindaco il ritiro immediato della delibera di giunta n. 1
ALGHERO - «Conoci getti la maschera. Il tema è il carnevale. Ma il fatto è serio e il precedente grave: il Sindaco vuole distruggere anche la Fondazione Alghero. E’ una delle poche realtà che ancora funziona e rappresenta un modello per tante altre città. Forse proprio perché sindaco e giunta finora non ci hanno messo mano. Non tenti Mario Conoci di assoggettare al suo volere le decisioni che per Statuto spettano al Consiglio di Amministrazione, magari per ripicca contro una forza politica non allineata che oggi ne detiene la guida. Tra l’altro, la delibera n. 1 dell’anno della giunta, con la quale viene convocato il cda della Fondazione alla presenza dell’intero esecutivo comunale, per definire il programma del carnevale, da sottoporre alla successiva approvazione della Giunta, è un’assurdità politica e giuridica. Per tanti motivi». Così i consiglieri comunali dei gruppi consiliari di opposizione Per Alghero, Futuro Comune Sinistra in comune, PD e Movimento 5 Stelle.
«Innanzitutto, perché l’11 ottobre scorso, alla presenza del Sindaco, il consiglio di amministrazione della Fondazione ha deliberato le attività 2024, compreso il carnevale, prevedendo per ogni macro-intervento la proposizione di una manifestazione d’interesse che, per il Carnevale, è stata regolarmente pubblicata e scade il 23 gennaio prossimo, proprio in attuazione di quella delibera dell’11 ottobre a cui il Sindaco ha preso parte. Si rischia, fra l’altro di allungare un iter che è già abbondantemente in ritardo, alla faccia della declamata programmazione. E poi, perché è assolutamente fuori dalle previsioni statutarie che nella scorsa consiliatura abbiamo modificato proprio per ampliare le previsioni di vigilanza e controllo da parte del Comune, attenti a salvaguardare l’autonomia della partecipata, e a non favorire ingerenze e commistioni. La Giunta non può partecipare al CdA, commissariandolo, ne la Fondazione deve sottoporre le sue delibere alla giunta comunale».
«Al Cda invece è previsto che possa partecipare un delegato dell’Assemblea (oggi il socio unico, Comune), in qualità di osservatore, invitato permanentemente e senza diritto di voto, espresso annualmente dall’assemblea stessa (rappresentata oggi dal Sindaco). Il Comune esprime autorizzazioni solo su una ristretta casistica di operazioni straordinarie della Fondazione, ben dettagliate, non su manifestazioni ed eventi. Ed esprime indirizzi, a cui la Fondazione può anche, motivatamente, non aderire. Garantisce la vigilanza e il controllo analogo attraverso il Comitato di Governance, mentre il CdA della Fondazione nello sviluppare le attività di sua competenza tiene conto degli indirizzi del Comune, ma solo in ordine all’utilizzo ottimale delle risorse e al contenimento della spesa del personale. Temi già deliberati nella seduta del CdA dell’11 ottobre, alla presenza del sindaco, come osservatore. Si ritiri la delibera n. 1, perché se il buon giorno si vede dal mattino, l’effervescenza elettorale potrebbe creare altri danni, misti a supponenza, arroganza e abuso di potere» chiudono i consiglieri di opposizione.
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