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S.A. 6 gennaio 2024
La danza di Sungani in tournée nell´Isola
Lo spettacolo del coreografo italo-africano Mvula Sungani che apre il cartellone della Stagione 2023-2024 de La Grande Danza organizzata dal CeDAC: cinque appuntamenti nell´Isola
La danza di Sungani in tournée nell´Isola

SASSARI - S'intitola “Sabir / viaggio mediterraneo” il nuovo, visionario spettacolo del coreografo italo-africano Mvula Sungani in tournée nell'Isola sotto le insegne della Stagione de La Grande Danza organizzata dal CeDAC Sardegna: dopo la prima regionale martedì 9 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di Sassari, si replica mercoledì 10 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Centrale di Carbonia e infine sabato 13 gennaio alle 20.30 (fuori abbonamento) al Teatro Massimo di Cagliari. “Sabir” - dal nome della lingua franca parlata nei porti del “mare nostrum” intorno all'Anno Mille - affronta il tema delle antiche e moderne migrazioni, attraverso un linguaggio astratto e simbolico, di forte impatto emozionale, per una riflessione sul valore dell'accoglienza e sull'incontro e il dialogo tra popoli e culture.

Sotto i riflettori l'étoile Emanuela Bianchini (che firma le coreografie insieme con Mvula Sungani) con il primo ballerino Damiano Grifoni e i solisti della Mvula Sungani Physical Dance (Adele Falcone, Beatrice De Santis, Marta Todini, Ester Grandi e Mario Consolazio) per un affascinante racconto per quadri con la colonna sonora curata e eseguita dal vivo da Erasmo Petringa, tra musiche popolari e echi mediterranei. “Sabir” mette a confronto «l’Italia di oggi, meta di immigrazioni e di speranze, come le drammatiche cronache quotidiane ci riportano, e quella del primo ‘900, quando a partire con aspettative di una vita migliore erano proprio gli italiani»: un capovolgimento della prospettiva, per imparare a guardare all'integrazione come opportunità di crescita e reciproco arricchimento. Come sottolinea Mvula Sungani: «partendo dall'antica Roma, in cui vivevano genti provenienti da tutto l'impero, passando per le dominazioni che si sono susseguite fino alla nascita della nazione, e arrivando alle immigrazioni dei nostri giorni, l'Italia ha sublimato le diversità costituendo un grande patrimonio artistico-culturale unico al mondo».



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