S.A.
3 gennaio 2024
«Stato calamità naturale per la siccità»
Una situazione che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole della Sardegna, ricadenti nei territori della Baronia, dell’Ogliastra, del Sulcis, dell’alta Gallura e dell’Ogliastra
SASSARI - Una situazione mai vista, terreni spogli senza un filo d’erba, semine non eseguite, abbeveraggio del bestiame con trasporto dell’acqua e diffusione del virus della blu tongue a causa delle temperature elevate. Questa è la situazione che oggi vivono le aziende agricole e di allevamento su numerosi territori della Sardegna a causa di una insistente siccità, dove le ultime piogge sono state registrate ben 9 mesi fa. Una situazione che sta mettendo in ginocchio centinaia di aziende agricole della Sardegna, ricadenti nei territori della Baronia, dell’Ogliastra, del Sulcis, dell’alta Gallura e dell’Ogliastra.
«Come Centro Studi Agricoli, abbiamo voluto renderci conto di persona - afferma il Presidente Tore Piana - recandosi di persona in Baronia a Galtelli, Siniscola, Irgoli Loculi dove abbiamo verificato una situazione che mai ci saremmo immaginati, terreni brulli e completamente privi di erba, allevatori e agricoltori disperati, sfiduciati con il bestiame stremato, tra l’altro in numerosi casi colpito dal virus della bluetongue per i capi ovini e il blocco della movimentazione e difficoltà per le vendite per i Bovini da carne. Preoccupati per questa situazione, oggi come Centro Studi Agricoli, abbiamo inoltrato all’Assessorato Regionale All’Agricoltura una richiesta urgente per attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale di siccità per quei territori e prevedere nel contempo misure di aiuto urgenti straordinarie».
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