S.A.
28 dicembre 2023
«Senza Superbonus a rischio migliaia di posti in Sardegna»
La denuncia di Giuseppe Meloni del Gruppo PD: La mancata proroga del Super-bonus mette a rischio migliaia di posti di lavoro in Sardegna e appello al Governo

CAGLIARI - «Non si può lasciare tutto un comparto senza certezze dall’oggi al domani- dice Giuseppe Meloni, consigliere regionale e presidente PD Sardegna – mettendo a rischio migliaia di imprese e di lavoratori; che servano modifiche all’impianto normativo è indubbio ma lo è altrettanto la necessità di svecchiare, in un’ottica di efficientamento energetico, il patrimonio immobiliare italiano e sardo. Chiaramente questo deve avvenire tramite norme chiare e certe. Di questo pare non preoccuparsi il governo di CDX che invece vorrebbe modificare drasticamente l’impianto della norma esistente incurante degli effetti drammatici su imprese, lavoratori e cittadini. Sono infatti migliaia gli interventi non completati che verrebbero interrotti causando il crollo di un comparto produttivo primario per il Paese e per la nostra regione».
«Secondo Confartigianato Sardegna il settore vede a rischio nell’Isola oltre 3.100 posti di lavoro diretti, di cui 2.850 nelle PMI artigiane delle costruzioni, numero che sommato ai lavoratori dell’indotto potrebbero arrivare alle 7000 unità». «Il governo – prosegue Meloni – mi pare più interessato a cancellare gli ecobonus che non a trovare soluzioni ragionevoli per mettere in sicurezza progetti, lavoratori e cittadini. E’ urgente rimediare alle incertezze sulla cessione dei crediti, che sono rimasti incagliati, ed è fondamentale ottenere una proroga per i lavori già avviati per consentirne il completamento. Oggi il consiglio dei ministri dovrebbe varare il decreto Mille Proroghe, che potrebbe includere anche le nuove regole per il Super-bonus, fino ad ora non mi pare di aver sentito i parlamentari sardi di maggioranza esprimersi a favore della proroga richiesta a gran voce dalle imprese e dai cittadini, e sarebbe urgente lo facessero, a difesa della nostra economia già sofferente».
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