S.A.
28 dicembre 2023
Reijseger e il Cuncordu e Tenore de Orosei a Oristano
Giovedì 28 dicembre protagonisti il violoncellista olandese Ernst Reijseger e il Cuncordu e Tenore de Orosei, in concerto alle 19 nella chiesa di Santa Chiara
ORISTANO - Penultimo appuntamento, domani (giovedì 28 dicembre) a Oristano, per "Sa Die de sa Sardigna", il programma di concerti e spettacoli promosso dal Comune su proposta dall'Assessorato alla Cultura, e organizzato dall'Associazione culturale Dromos con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Oristano. Protagonisti il violoncellista olandese Ernst Reijseger e il Cuncordu e Tenore de Orosei, in concerto alle 19 nella chiesa di Santa Chiara: "The Face of God", questo il titolo del programma, comprende brani del repertorio sacro della tradizione sarda e musiche che Ernst Reijseger ha composto come colonna sonora per alcuni film diretti dal celebre regista Werner Herzog.
Da un lato il virtuosismo del violoncellista, dunque, che sorprende per la raffinata e originale tecnica e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, dall'altro il virtuosismo armonico del canto tradizionale sardo dei Cuncordu e Tenore de Orosei, con Piero Pala (mesuvoche), Mario Siotto (bassu), Luca Frau (contra) e Emanuele Ortu (voche): i contrasti espressivi tra jazz d'avanguardia e musica sacra di origine etnica promettono di sprigionare un fascino arcano e conturbante. L'ingresso al concerto è gratuito, ma la capienza è limitata: è dunque consigliata la puntualità. Classe 1954, violoncellista, compositore e improvvisatore, Ernst Reijseger è una tra le figure più importanti della scena musicale contemporanea. I suoi concerti sono caratterizzati dalla sua capacità di "cantare" attraverso il suo strumento, che diventa parte del suo corpo dando vita a opere intrise di alta musicalità, eleganza e sensibilità. Il Cuncordu e Tenore de Orosei è tra la migliori espressioni del vasto panorama delle musiche vocali sarde.
Sabato 30 dicembre, antivigilia di Capodanno, "Sa Die de sa Sardigna" si chiude al Teatro Garau (ore 21) con il progetto "Atlantico" proposto dal quintetto di Enzo Favata e Daniele di Bonaventura nel venticinquesimo anniversario dalla pubblicazione dell'omonimo disco: un viaggio musicale attraverso l'Argentina e il Sud America ispirato agli scrittori latinoamericani, da Borges a Sepulveda, da Márquez a Soriano. Il sassofonista algherese ha voluto rifondare il quintetto con una nuova formazione che comprende il nucleo storico del gruppo, costituito dallo stesso sassofonista con Daniele di Bonaventura al bandoneon e Marcello Peghin alla chitarra 10 corde, cui si affiancano Salvatore Maltana al contrabbasso e UT Ghandi alla batteria. Serata già sold out, gli organizzatori consigliano gli interessati di contattare la segreteria di Dromos per essere registrati nella lista d'attesa.
Nella foto (di Roberto Cifarelli): Ernst Reijseger e il Cuncordu e Tenore de Orosei
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