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22 dicembre 2023
Sogeaal, controllo a Olbia: Pippobello in aula
I consiglieri comunali della Lista “Per Alghero” Esposito, Sartore e Bruno, rivolti al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, chiedono un incontro col nuovo amministratore delegato della società di gestione dell´aeroporto di Alghero
ALGHERO - «Subito un incontro istituzionale, in Consiglio Comunale, con il nuovo amministratore e direttore generale della società di gestione dello scalo algherese, Silvio Pippobello». Lo chiedono i consiglieri comunali della Lista “Per Alghero” Gabriella Esposito, Pietro Sartore e Mario Bruno, rivolti al Sindaco Mario Conoci e al Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Salvatore. «Sarà l’occasione, oltre che per salutare e augurare buon lavoro al nuovo direttore, per condividere col vertice della Sogeaal il lavoro di programmazione del territorio, con un’offerta culturale e turistica che deve affiancare l’attività del network aeroportuale per l’incremento dei voli soprattutto nel periodo autunnale e invernale e alla quale non si possono sottrarre gli enti locali, a cominciare da Alghero», sostengono i consiglieri comunali.
«Per questi motivi – affermano Esposito, Sartore e Bruno – sarà bene invitare anche i sindaci dei comuni della futura città metropolitana di Sassari e quelli di Bosa e Nuoro, che da sempre sostengono l’attività della porta d’accesso al nord e al centro dell’isola. E’ opportuna, infatti, un’azione efficace di offerta complessiva dell’area vasta, che unisca pubblico e privato, con una regia complessiva efficace e attenta. Un’opportunità – secondo i consiglieri - anche per conoscere e condividere il piano industriale della Sogeaal, le ricadute economiche e sociali che potranno derivare dall’alleanza con lo scalo di Olbia, le economie di scala che si ipotizzano possano svilupparsi a vantaggio dell’occupazione e dello sviluppo, con la diversificazione delle rotte e dei vettori».
Secondo il gruppo politico di opposizione in consiglio comunale, «l’unico neo è da addebitare alla Regione per la mancanza di un piano regionale dei trasporti che avrebbe dovuto assegnare una missione specifica per ciascuno degli scali della Sardegna, attraverso una programmazione e un insieme di regole coordinate che purtroppo ancora mancano e che spettano alla mano pubblica, a supporto dell’operatore privato e a salvaguardia soprattutto degli interessi generali dei sardi».
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