Cor
18 dicembre 2023
Pane carasau: laboratorio clandestino
Nei guai il titolare: i militari hanno accertato che lo stabilimento di produzione era ricavato nel seminterrato di un capannone industriale in disuso nel Nuorese, in un ampio locale - privo di qualsiasi requisito igienico-sanitario e strutturale
Nell’ambito delle attività di controllo finalizzate a prevenire le violazioni nel settore delle produzioni tipiche isolane, recentemente i militari del NAS CC di Sassari – al termine di una articolata serie di verifiche sulla commercializzazione e sulla rintracciabilità di diverse confezioni di pane guttiau in vendita presso un esercizio commerciale della Gallura con etichette non conformi, e pertanto sottoposte a sequestro – sono riusciti ad individuarne lo stabilimento di produzione, che nelle etichette del pane sequestrato risultava indicato in località diverse rispetto alla reale ubicazione, di fatto situata in provincia di Nuoro. In particolare, nel corso del blitz, i militari hanno accertato che lo stabilimento di produzione era ricavato nel seminterrato di un capannone industriale in disuso, in un ampio locale - privo di qualsiasi requisito igienico-sanitario e strutturale in cui veniva eseguita la lavorazione del pane guttiau, il confezionamento e lo stoccaggio dello stesso prodotto finito e di pane carasau di provenienza sconosciuta, oltre che il deposito di un cospicuo quantitativo di prodotti di origine animale (quali formaggi e salumi), molti dei quali privi di etichettatura, di documentazione commerciale accompagnatoria e di paste alimentari anonime.
All’interno dell’attività abusiva, completamente sconosciuta all’Autorità Sanitaria, risultava in uno stato di estremo disordine (con imballaggi di cartone rovesciati l’uno sull’altro) numerosi fusti di olio lubrificante per autotrazione (della capacità di 250 litri) a diretto contatto con le “linee di produzione” del pane guttiau, polvere, illuminazione appena sufficiente (durante le attività di verifica si è dovuto far ricorso all’utilizzo di torce), svariate decine di recipienti plastici vuoti (di olio di sansa di olive e olio di semi per frittura), prodotti chimici quali cartucce di silicone aperte, lubrificanti ed altri, posizionati sull’area di lavorazione, in promiscuità con il pane e le etichette utilizzate per il confezionamento dello stesso. Inoltre, l’impianto elettrico risultava costituito da cavi volanti e prolunghe; non erano presenti lavandini o servizi igienici. All’interno dello stabilimento in questione erano installati anche dei frigoriferi e dei congelatori a pozzetto, con diffusa sporcizia e con all’interno alimenti di origine animale (formaggi e salumi vari) interessati da presenza di insetti, vivi e morti, e da larve.
Pertanto i militari hanno immediatamente richiesto ed ottenuto la tempestiva collaborazione del personale tecnico del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’ASL competente per territorio, procedendo al sequestro amministrativo dello stabilimento di produzione in questione poiché clandestino, privo di qualsiasi requisito strutturale ed igienico sanitario, condotto in assenza di HACCP, con presenza di alimenti lavorati e stoccati, per la gran parte privi di rintracciabilità. Al titolare dell’attività, sono state contestate sanzioni amministrative per 7.500 Euro ed è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro per il reato di frode nell’esercizio del commercio, avendo commercializzato, in favore di numerose e diverse ditte operanti nel territorio regionale, pane “guttiau” in confezioni di varie tipologie con indicazioni: «condito con olio extravergine di oliva», alimenti che in realtà risultavano prodotti e/o confezionati in uno stabilimento diverso da quello riportato in etichetta, completamente abusivo e sconosciuto alla competente Autorità sanitaria, con l’utilizzo di olio di sansa di oliva e di semi e non di olio extravergine di oliva.
|