Carlo Mannoni
14 dicembre 2023
L'opinione di Carlo Mannoni
Il piccolo miracolo laico prima di Natale
Alghero, 15 dicembre 2022, esattamente un anno fa. Ti capita, in un pomeriggio algherese prenatalizio, di fare ingresso nella chiesa di San Francesco. Una visita obbligata per chi ama Alghero ma non vi risiede stabilmente. Fuori, lungo la via Carlo Alberto, solo pochi passanti; un intermezzo prima dell’animazione serale generata dall’atmosfera delle festività del Natale e del Cap d’Any ormai prossime e dal “Cin Cin al Centro”, un brindisi offerto dai commercianti con lo spumante versato nei calici dagli studenti dell’Istituto alberghiero. Nell’entrare nella chiesa si rimane subito colpiti dal silenzio e dalle luci soffuse che, in contrasto con lo sfavillio delle vetrine dell’adiacente strada, invitano al raccoglimento. Il visitatore può essere o non essere credente, ciò ha poca importanza. Il senso della meditazione e del coinvolgimento emotivo, infatti, non fa distinzioni, rendendo partecipi in eguale misura i presenti.
Il silenzio invita a muoversi con discrezione e anche la parola è appena sussurrata, per non turbare il senso della sacralità del luogo. Una sacralità religiosa, per chi crede, e una sacralità laica e storica per ciò che quelle mura e i suoi interni rappresentano. Muovendosi nella navata a passo lento e quasi trattenuto, ti senti di colpo attratto da una diffuso e discreto canto proveniente dallo spazio dietro l’altare avvolto da una soffusa luce celeste. Un canto cadenzato nel ritmo gregoriano e una coinvolgente e dolce melodia. Il visitatore ne è attratto e non può fare a meno di trattenersi, seduto nel banco ai primi posti, a godere di quella soffusa magnificenza che pare provenire da secoli lontani. Vorrebbe tenere per sé la melodia, magari riascoltarla fuori dalla chiesa quando l’incantesimo del raccoglimento e della meditazione svanirà. Ma la musica non attende. Si susseguono uno, due, tre brani, poi ci si ritrova d’un tratto sulla via del commercio ora già animata dalla contagiosa vivacità festiva dei più numerosi passanti.
Poi il piccolo miracolo. Un miracolo laico con i mezzi tecnologici che ci portiamo appresso e da cui non ci separeremmo mai. Mia moglie, con me presente, si è resa conto affettuosamente del mio coinvolgimento emotivo e, utilizzando sapientemente e discretamente l’applicazione “Shazam” sul suo cellulare, mi fa dono poco dopo dei tre brani appena ascoltati. Piccolo miracolo in una serata prenatalizia algherese dell’anno 2022. Si può anche non essere credenti, ma quella di quel pomeriggio, ad Alghero, è stata per davvero una musica divina. Se in questo clima prefestivo del Natale 2023 non avete ancora fatto visita alla chiesa di San Francesco, non tardate ad andarci e fatelo anche per me che non potrò esserci.
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