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12 dicembre 2023
Sassari: estumulazioni in cimitero
È stato già dato avviso e sollecito agli interessati (compresi i congiunti fino al IV grado). Inoltre nel cimitero, per le salme inumate in campo comune, Altair ha messo uno specifico avviso su tutti i cippi interessati all’esumazione ordinaria almeno 6 mesi
SASSARI - La ditta che gestisce il cimitero procederà nelle prossime settimane, come previsto dalla normativa, alla cremazione delle salme dopo le esumazioni ed estumulazioni. È stato già dato avviso e sollecito agli interessati (compresi i congiunti fino al IV grado). Inoltre nel cimitero, per le salme inumate in campo comune, Altair ha messo uno specifico avviso su tutti i cippi interessati all’esumazione ordinaria almeno 6 mesi.
«Nonostante i solleciti, non è seguito alcun riscontro dagli aventi titolo né alcuna comunicazione dalla quale ricavare l’interesse al rinnovo della concessione» spiegano i rappresentanti della ditta, che aggiungono: «In alcuni casi, nonostante le ricerche effettuate, è stata accertata l’irreperibilità degli aventi titolo (congiunti fino al IV grado) e quindi è risultato impossibile recapitare i solleciti di rito». Visto il tema particolarmente delicato l’Amministrazione comunale ha deciso di dare comunicazione anche attraverso il proprio ufficio stampa, prima di procedere con l’iter previsto dalla normativa. L’elenco delle salme che saranno cremate è a disposizione degli interessati, negli uffici della direzione del cimitero in Sassari Viale Porto Torres, 12.
«Il mancato rinnovo delle concessioni determina un oggettivo impedimento per la corretta gestione delle rotazioni degli spazi cimiteriali con conseguente ingiustificato incremento dei costi di gestione dei relativi servizi dal momento che lo stato di abbandono impone interventi di messa in sicurezza – prosegue Altair -. Inoltre il permanere delle salme nelle sepolture, oltre la scadenza della concessione, determina la necessità di realizzare nuovi blocchi di loculi con ulteriore incremento dei costi a carico della collettività, nonché un ingiustificato consumo delle superfici del cimitero».
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