Cor
1 dicembre 2023
«Pesca Ricci, ennesima buffonata»
E´ la dura constatazione del Gruppo d´Intervento Giuridico. L´associazione ambientalista parla di credibilità delle Istituzioni regionali sarde analoga a quella di una moneta da 3 euro e 33 centesimi
CAGLIARI - Nella serata del 30 novembre 2023 il Consiglio regionale, grazie a un emendamento al disegno di legge regionale n. 396/A (Modifiche alla legge di stabilità 2023-2025, variazioni al bilancio 2023-2025 e riconoscimento di debiti fuori bilancio), ancora una volta presentato dall’on. Gianfranco Lancioni (Psd’Az), ha approvato, senza vergogna, una nuova sospensione della moratoria della pesca dei Ricci di mare. I Ricci potranno essere pescati fino al 5 maggio 2024.
L’anno scorso, nella serata del 30 novembre 2022 (evidentemente la data ispira cose simili), la maggioranza consiliare aveva approvato il disegno di legge n. 360 “Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio”, al cui art. 1 “è stato approvato … l’emendamento all’emendamento n.178 (Lancioni e più) collegato all’emendamento 108. La proposta prevede che, nelle more delle procedure di indennizzo per il fermo biologico, sono state autorizzate fino al 30 aprile 2023 (entro un massimo di 90 giornate lavorative) raccolta, trasporto e commercializzazione del riccio di mare e prodotti derivati”.
Il Consiglio regionale, su pressione di un’ennesima caotica manifestazione dei ricciai, aveva approvato la ripresa della pesca dei Ricci di mare nonostante la drammatica situazione nei mari isolani. Un’autentica vergogna.
«La sempre più necessaria moratoria della pesca di fatto non è mai iniziata: l’Amministrazione regionale Solinas non è stata in grado di affrontare e gestire positivamente nemmeno questa emergenza. Come ben noto - sottolineano dal Grig - il Riccio di mare (Paracentrotus lividus) è in via di rapida rarefazione, in particolare nei mari sardi a causa del pesante prelievo a fini gastronomici, tant’è che sempre più ristoratori, giustamente, li escludono dai propri menù. Imperversa, poi, il prelievo abusivo e non si contano i sequestri da parte delle Forze dell’ordine e, dalle indagini, emergono anche pericolose forme di associazioni a delinquere e di mercato nero».
|