Marco Vuchic
27 novembre 2023
Vukic punge: partita la gara elettorale a chi ce l’ha più lungo
I triumviri Mario, Marco e Michele costituiranno i termini per un’alleanza o periranno in una guerra civile come Cesare, Crasso e Pompeo?
Savana algherese, sconfinata distesa vegetale con animali in attesa del proprio destino elettorale. Ci sarebbe poi questo antico proverbio africano che recita: “Ogni mattina, un Conoci si sveglia e sa che dovrà correre più veloce della sua coalizione azzoppata o arriverà il commissario prefettizio. Ogni mattina, ad Alghero, non importa che tu sia ancora sindaco o che parte della maggioranza ti abbia già sfanculato, perché qualcuno che vorrebbe frammentarti i testicoli con l’ennesimo comunicato prima o poi lo trovi”. E così, in questo ecosistema di prede e predatori, a pochi mesi dalle amministrative, prende il volo il tutti contro tutti che spariglia le carte, con gli azzurri di Forza Italia che sentono il dovere di smarcarsi da un’alleanza partita maluccio e finita assai peggio.
Nel frattempo i “fratelli” (d’Italia per intenderci) si erigono a partito guida per far riappacificare i due vecchi compagni di merende che tanto hanno fatto (pure troppo) nella scena politica algherese degli ultimi decenni. Marco Tedde e Mario Conoci, due galletti attempati che, sotto sotto, non hanno mai smesso di darsele di santa ragione, ognuno con i propri sodali a controllare le mosse dell’altro, a marcarsi stretti per vedere chi ce l’ha più lungo. Il terzo partecipante alla gara di “celolunghismo” è Michele Pais, anche lui innervosito dalla verve comunicativa di Tedde che ha cercato maldestramente di attribuirsi i due spiccioli stanziati per la valorizzazione di qualcosa nella borgata di Fertilia.
Il PresdelCons regionale ha infatti fatto sapere che i giuliani dovranno inchinarsi solamente al suo passaggio, che la Lega dominerà per i prossimi 50 anni e che a quelli di Forza Italia non è mai interessata una cippa del battaglione San Marco e del buco del culo del leone che guarda il mare dall’omonima piazza. Un breve ricordo storico: il triumvirato tra Cesare, Crasso e Pompeo non finì bene, anzi, ne scaturì una vera e propria guerra civile; non si capisce perché dovrebbe andare meglio ai triumviri Mario, Marco e Michele nella loro corsa ad accaparrarsi il titolo di console del centrodestra.
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