Christian Mulas
24 novembre 2023
L'opinione di Christian Mulas
Alle donne va rubato il cuore non la vita!
Il centocinquesimo femminicidio da inizio del 2023. Numeri agghiaccianti che fanno impressione che devono far pensare con una storia, che tutti vorrebbero fosse l’ultima, quella di Giulia, vittima del proprio grande amore che le aveva giurato protezione. Il femminicidio è una piaga sociale di un sistema malato del nostro paese, anche la nostra città è stato teatro di alcuni drammatici episodi di femminicidio in questi anni. Si è pensato solo a costruire “muri robusti” per cercare di difendere
e proteggere le donne vittime di violenza, ma purtroppo in questi anni, non sono bastati. Usiamo il termine ‘femminicidio’ perché si tratta di una specificità rispetto all’omicidio. Le circostanze sono ben precise: sono uomini che uccidono donne alle quali sono o sono stati legati
da legami coniugali, di parentela o relazionali. Da alcune recenti indagini condotte è emerso il fatto che su 408 casi di donne uccise in un arco temporale preciso, il 96% è stato per mano di un uomo, e il 76% di queste avevano un legame affettivo con il proprio assassino. Sette donne su 10 vengono uccise in casa e raramente con armi da fuoco, mentre quasi sempre con strumenti a portata di mano (coltelli, martelli, eccetera). Il femminicidio è l’epilogo di un lungo processo di violenze e prevaricazioni subite dalle donne: non esiste raptus né gelosia che possano giustificarne le cause. il 25 novembre è una giornata triste perché è la giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e ci è sembrato doveroso a tale proposito con altri Consiglieri Comunali sottoscrivere un documento che verrà portato all’attenzione del prossimo Consiglio Comunali con una proposta di sensibilizzazione e informazione, per la popolazione, rivolta a tutte le attività commerciali di
Alghero. La richiesta è quella di stampare sullo scontrino emesso dai misuratori fiscali il numero nazionale antiviolenza 1522, oppure o in aggiunta, ad esporre all’esterno dell’esercizio commerciale un
cartello con il numero 1522 con la dicitura “Noi siamo contro la violenza sulle donne”, Un’altra proposta che verrà porta all’attenzione dei
cittadini,un gesto universale, semplice e silenzioso, per chiedere aiuto in situazioni di violenza. Pollice della mano piegato, quattro dita in alto e poi chiuse a pugno: un segnale che vale come urgente richiesta d’aiuto e che tutti e tutte dobbiamo saper riconoscere e replicare se
ce ne fosse bisogno. Riteniamo altresì opportune azioni di potenziamento di raccordo fra scuola, servizi territoriali, consultori familiari e per adolescenti, per intervenire più efficacemente nelle politiche educative sulla relazione fra uomo e donna, sull'educazione all'uguaglianza e sul rispetto delle differenze in modo da rendere obbligatori percorsi formativi di educazione alla cittadinanza; Amore e affetto fanno rima con rispetto.
*Consigliere comunale algherese
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