S.A.
22 novembre 2023
A scuola di pastorizia in Sardegna
Quindici allievi, altrettanti docenti, 120 ore di lezione, di cui la metà laboratoriali, 12 moduli formativi, tre atenei (Sassari, Torino e Molise) e vari gli istituti di ricerca coinvolti
SASSARI - Giacomo, Margherita, Matteo, Maria, Teodora, sono solo alcuni dei quindi partecipanti alla prima edizione della Scuola Sarda di Pastorizia che nel 2023 è stata promossa dal GAL Anglona Coros grazie ad un finanziamento della Regione Sardegna. Valorizzare una professione rendendo protagoniste le giovani generazioni: è questa la sfida della Scuola Sarda di Pastorizia, progetto sperimentale che intende rilanciare un intero settore riscoprendo l'antico mestiere del pastore.
Quindici allievi, altrettanti docenti, 120 ore di lezione, di cui la metà laboratoriali, 12 moduli formativi, tre atenei (Sassari, Torino e Molise), vari gli istituti di ricerca coinvolti, tra cui il CNR di Sassari, il tutto coordinato dal GAL Anglona Coros e dall’Agenzia Formativa Edogov che ha coordinato le attività didattiche con un team di progetto dedicato. La sede principale delle attività formative è a Osilo (Sassari), ma anche i comuni di Perfugas e Chiaramonti hanno ospitato delle lezioni. Una decina le imprese che hanno ospitato gli studenti nelle attività pratiche.
Per la prossima annualità la Regione Sardegna ha stanziato 150.000 euro che nelle intenzioni del Comitato Tecnico Scientifico si pensa di dedicare ad un corso di alta formazione per pastori altamente motivati a investire sulla propria formazione interessati a tutelare la biodiversità, accrescere le proprie competenze manageriali e rafforzare il ruolo sociale del pastore. La pastorizia è un’attività tradizionale molto antica che nel paesaggio della Sardegna ha lasciato una traccia più profonda di quanto pensiamo. Oggi la pastorizia svolge ancora un ruolo di vero e proprio presidio territoriale. Con la sua presenza radicata e diffusa contrasta i crescenti fenomeni di degrado, valorizza la biodiversità, aiuta a ridurre i rischi idro-geologici e offre una forma sostenibile e autonoma di lavoro e reddito, sostenendo la micro economia locale.
Di questi argomenti se ne parlerà venerdì 24 novembre (ore 09.00) presso il dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari (aula Pampaloni) alla presenza del Direttore Generale dell’Assessorato all’Agricoltura Giuseppina Cireddu, del Presidente del GAL Gian Franco Satta, di tutti i componenti del Comitato Tecnico Scientifico capitanati dal prof Pier Paolo Roggero, del dottor Tommaso Campedelli della Scuola per Pastori del Parco delle Foreste Casentinesi, della dottoressa Maria Cristina Neto che in Portogallo ha promosso una scuola per pastori, del direttore generale della CAO Gavino Nieddu che per i propri associati ha promosso lo scorso anno un’esperienza simile a quella del GAL Anglona Coros; Daniela Storti del CREA. Al termine della Cerimonia l’Agenzia Edugov assegnerà ai partecipanti l’attestato di partecipazione.
|