Antonio Burruni
20 maggio 2008
Monumenti Aperti, non solo applausi per la 6°edizione
I complimenti per l’edizione appena terminata non devono far passare in secondo piano alcuni vistosi problemi organizzativi
ALGHERO – «Anche quest’anno ho deciso di visitare alcuni monumenti ma mio malgrado, anche quest’anno, ho constatato che per entrare con la carrozzina mancavano gli scivoli. Ma la cosa più assurda è che all’ingresso del teatro c’era lo scivolo per salire i quattro gradini esterni, ma per entrare dentro ho dovuto chiedere aiuto alle persone per portami dentro, perchè di scivolo manco l’ombra, come per il chiostro di San Francesco, come nella chiesa della Misericordia eccetera. Quindi – conclude - non scrivete monumenti aperti a tutti ma solo a chi può muoversi con le proprie gambe». Questa una delle lettere giunte alla redazione di Alguer.it, che criticano la manifestazione “Monumenti Aperti”, conclusasi domenica sera. Una critica dovuta a problemi oggetti e che gli organizzatori, a cui abbiamo fatto i complimenti per altri motivi, dovrebbero comprendere e risolvere. Ma questo non è l’unico riscontro negativo rilevato dai lettori di Alguer.it nella “due giorni” culturale. «Domenica sera, poco prima delle 19.20, sono andato con alcuni amici non algheresi a vedere la Cattedrale di Santa Maria. Noi eravamo in otto, prima di noi c’erano una decina di persone e ci siamo messi in fila. Ma uno dei ragazzi prima ed il responsabile poi, ci hanno detto che tanto non saremmo entrati, perché sennò avrebbero chiuso troppo tardi? Ricordo – sottolinea il lettore – che la chiusura era fissata per le ore 20, quindi ritengo che fino a quell’ora, e non quaranta minuti prima. Comunque sia, per farvi capire meglio la situazione, entro le ore 20, andati via da Santa Maria, siamo riusciti a visitare sia la Torre di San Giovanni che quella di Porta Terra. Quindi – conclude – il tempo c’era eccome. Evidentemente, nel precedente sito, non c’era la voglia e la volontà». Sono questi, due racconti che ci devono far riflettere, e che devono far riflettere soprattutto chi organizza e gestisce sul posto le manifestazioni.
Nella foto: Uno dei gradini all'ingresso, autentica barriera per i disabili in carrozzina
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