S.A.
8 novembre 2023
La rinascita del centro storico secondo Cna Sassari
Un progetto di rigenerazione urbana e sociale di ampio respiro, articolato in interventi a breve, medio e lungo periodo. Tutti gli interventi necessari secondo l´associazione territoriale
SASSARI - La città di Sassari, in particolare la “città dentro le mura”, subisce da molti anni un lento esodo di abitanti e di attività produttive, una emorragia che nessuno pare essere in grado o abbia voglia di fermare. La CNA territoriale è convinta che «sia necessario intervenire al più presto con misure strutturali per fermare l’abbandono e ridare all’intero quartiere fiducia e futuro». Secondo Gianni Sale, presidente territoriale di CNA Sassari: «È importante creare e rendere evidente un legame tra il tessuto economico produttivo, il territorio, le tradizioni, la storia e lo sviluppo socio-culturale delle comunità che vivono in Centro con il resto della città e dell’intero territorio, valorizzarne la multiculturalità come opportunità di sviluppo e interazione tra i diversi attori sociali».
Per questo occorre un progetto di rigenerazione urbana e sociale di ampio respiro, articolato in interventi a breve, medio e lungo periodo. Occorre una concertazione, un patto sociale tra Istituzioni, portatori di interessi e cittadini che consenta la creazione di nuovi posti di lavoro e dunque produca benessere, aspetto fondamentale per riportare in centro residenti e attività produttive. Continua Gianni Sale: «come CNA insistiamo sull’ importanza della presenza di nuove imprese artigiane o il trasferimento di quelle già esistenti nell’area della città dentro le mura, perché esse generano contemporaneamente valore economico e valore sociale, gli artigiani sono “attori di comunità” che anche in aree svantaggiate contribuiscono a generare sinergicamente valore economico, lavoro e coesione sociale».
Secondo l'associazione bisognerebbe rilanciare un grande progetto (di lungo e medio periodo) di rigenerazione urbana che consenta da una parte il restauro del patrimonio immobiliare (sia quello di pregio che quello che rispetta gli standard irrinunciabili di abitabilità), attraverso la concessione di finanziamenti a fondo perduto e di mutui agevolati per chi acquista e ristruttura gli immobili per residenza nel centro città, l’abbattimento degli immobili fatiscenti e abbandonati, il recupero delle aree pubbliche; dall’altra attraverso la concessione di contributi a fondo perduto agli investitori economici per l’apertura o il trasferimento in centro di attività economiche ed artigianali.
Nell’immediato invece la "ricetta" degli artigiani è: trattenere le attività artigianali e commerciali concedendo l’aumento degli spazi all’aperto in suolo pubblico e in concertazione con chi utilizza gli spazi interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, interventi di decoro urbano e di illuminazione degli spazi pubblici. E ancora istituire zone a traffico limitato in alcune aree particolarmente intasate dal trasporto privato; incrementare il trasporto pubblico con mezzi piccoli ed ecologici capaci di attraversare il centro interamente e collegare il centro e gli altri quartieri della città; istituire zone pedonali con interventi di adeguato decoro urbano e illuminazione per consentire la ripresa delle relazioni sociali nelle piazzette del centro; realizzare degli adeguati servizi e sottoservizi nelle aree in cui mancano e concedere mutui a tasso agevolato per l’acquisto e la ristrutturazione di locali artigianali e commerciali per le attività già in essere da almeno 3 anni; infine dare dei contributi per gli affitti di locali artigianali e commerciali per le attività di nuova costituzione.
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