S.A.
2 novembre 2023
Surigheddu Mamuntanas, Forza Italia riaccende il caso
Forza Italia ad Alghero ritorna sulla questione dell´area abbandonata alle porte di Alghero e chiede un intervento celere da parte della Regione Sardegna su un progetto di riqualificazione turistica e agricola
ALGHERO - «Ringraziamo il movimento civico “La buona politica per Alghero” che in modo intelligente sta sensibilizzando l’opinione pubblica locale sulla necessità di profondere il massimo dell’impegno per il rilancio delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas, che anche a nostro avviso costituiscono un asset di straordinaria importanza per la crescita economica della Città metropolitana di Sassari in generale e di Alghero in particolare». Così Forza Italia ad Alghero ritorna sulla questione dell'area abbandonata alle porte di Alghero e chiede un intervento celere da parte della Regione Sardegna, proprietaria delle ex aziende «costituite da 1.166 ettari di terra fertile inutilizzati dal 1982, un bacino di circa 2 milioni di metri cubi di acqua a carattere torrentizio, fabbricati storici del ‘900 per complessivi mq 18.200, una chiesetta del 1200 e tre nuraghi».
Una breve cronostoria riporta all'aprile del 2007 quando «il procedimento per la valorizzazione delle aziende ebbe l’avvio allorché il sindaco Tedde stipulò col Presidente Soru e altri rappresentanti istituzionali del sassarese una apposita intesa. Sempre su richiesta dell’allora sindaco Tedde, Laore nel 2009 elaborò un interessante progetto, poi aggiornato nel 2021 e seguito in prima persona dall’Ass. Giovanna Caria, che è stato oggetto di diversi incontri tenutisi presso l’assessorato regionale degli EE.LL. Il progetto prevede la realizzazione di un’area turistica ricettiva costituita da due strutture alberghiere a 4 e 6 stelle per complessivi 600 posti letto e piccoli resort che debbono consumare solo produzioni aziendali, campo da golf a 18 buche, strutture per il turismo equestre, per trekking, mountain bike, canottaggio, calcio, tennis e piscine, con aree dedicate all’allevamento del cervo sardo e di bovini, ovicaprini e suini, oliveti, produzioni orticole, cerealicole-foraggiere e zootecniche, con un investimento complessivo di circa 55milioni di euro e previsione di circa 300 occupati».
E ancora: «Le due amministrazioni regionale e locale hanno condiviso l’esigenza di sottoscrivere un Piano Unitario di Valorizzazione Territoriale sulla base della L. 410 del 2021 (PUVAT) da sottoscrivere assieme a Laore. Piano da approvare in giunta regionale, la cui procedura è stata avviata nel febbraio 2022. Purtroppo l’ultimo incontro, nel quale sono stati affrontati i temi legati agli interventi previsti e alla eventuale gestione unitaria della procedura, nonché i contenuti della proposta di delibera di giunta, è datato novembre 2022. Da allora il procedimento è incagliato presso gli uffici regionali nonostante l’impegno dell’ass. Caria. Informalmente la Regione aveva riferito che il progetto nella sua complessità era condivisibile e che la delibera era pronta. Ma è vanamente trascorso un anno». «Siamo convinti che occorra semplificare e accelerare le tempistiche, approvando celermente in Giunta regionale il Puvat e magari nominando un Commissario che agisca di concerto con l'Amministrazione algherese. Ma non si può perdere altro tempo. Al fine di mettere in campo idonee iniziative comuni riteniamo utile incontrarci con i dirigenti del movimento “La buona politica per Alghero”. Con i quali potrà essere attivata una proficua collaborazione al fine di dare corpo, anima e testa a questo progetto la cui realizzazione è attesa da troppi anni» concludono gli azzurri.
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