S.A.
23 ottobre 2023
Caccia: Tar boccia ancora Regione
La stagione venatoria per Cesena, Tordo bottaccio, Tordo sassello e per gli uccelli acquatici chiuderà prima per salvaguardare l’avifauna selvatica nel periodo della migrazione pre-nuziale
CAGLIARI - Il T.A.R. Sardegna colpisce duramente (ancora una volta) la Regione autonoma della Sardegna sulla caccia. Il T.A.R. Sardegna, con sentenza breve Sez. I, 23 ottobre 2023, n. 826, ha ancora una volta, l’ennesima volta, pesantemente censurato il calendario venatorio annuale emanato dalla Regione autonoma della Sardegna, accogliendo il ricorso effettuato dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) rappresentato e difeso dall’Avv. Carlo Augusto Melis Costa, del Foro di Cagliari, “con riguardo alla data di chiusura della stagione venatoria al 31 gennaio 2023, anziché al 10 gennaio 2024 per i tordi (Cesena Turdus pilaris, Tordo bottaccio e Tordo sassello) e al 20 gennaio 2024 per gli uccelli acquatici legati alle zone umide (anatidi, rallidi e limicoli), e per l’effetto annulla il calendario venatorio sul punto, assegnando alla Regione Sardegna termine di 30 giorni per pronunciarsi nuovamente al riguardo” in base ai principi giurisprudenziali contenuti nella medesima sentenza.
Il T.A.R. Sardegna ha chiaramente affermato che “i dati menzionati nel provvedimento impugnato, e ribaditi in giudizio dalla Regione, risultano tuttavia insufficienti a giustificare un discostamento dal parere dell’ISPRA, tenuto conto in particolare della finalità della normativa, anche comunitaria, volta a garantire, nel rispetto del principio di precauzione, la piena tutela delle specie animali in discussione, anche attraverso il divieto di caccia nei periodi di migrazione prenuziale”, come richiesto dalla giurisprudenza comunitaria e amministrativa, ma già puntualmente determinato nelle linee guida europee in materia (c.d. Key concepts 2021).
Il principio di precauzione dev’essere puntualmente osservato ed è a favore della fauna selvatica, non dei cacciatori. Quest’ultimo provvedimento giudiziario è il quindicesimo consecutivo dal 2017 e ben s’inserisce in un’ormai lunga serie di pesantissime censure dei calendari venatori regionali isolani degli ultimi anni,[1] che han visto un’Amministrazione regionale purtroppo prona alle pressioni delle associazioni venatorie in contrasto con il minimo buon senso necessario per la corretta gestione del patrimonio faunistico, segno di pessima volontà e capacità regionale di gestire il patrimonio faunistico. «Impareranno qualcosa Regione e associazionismo venatorio? In ogni caso, la stagione venatoria per Cesena, Tordo bottaccio, Tordo sassello e per gli uccelli acquatici chiuderà prima per salvaguardare l’avifauna selvatica nel periodo della migrazione pre-nuziale» concludono gli ambientalisti.
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