SANLURI - «Propongo la mia candidatura agli elettori del centrosinistra, ai partiti del centrosinistra e ai movimenti del centrosinistra. Mi candido a fare il presidente per la coalizione di centrosinistra e mi candido portando anche un movimento che sostiene la mia candidatura e che si chiamerà "Progetto Sardegna". Sono fiducioso, penso che il centrosinistra voglia vincere le elezioni. Per poterlo fare dovrà proporre un candidato/a e finora l’unico candidato che si è presentato per il centrosinistra sono io. Spero che ce ne saranno altri tra cui scegliere, spero che verrà scelto il candidato migliore e che venga scelto in maniera partecipata».

Parole pronunciate ieri da Renato Soru, durante l’incontro svoltosi con numerosi sostenitori a Sanluri. «Aumentare la partecipazione democratica è un bene e con questo movimento, con questa lista che parteciperà al centrosinistra, dentro il centrosinistra, credo di dare un contributo nel richiamare a una maggior partecipazione tanta parte della società civile che non ha mai militato in un partito. Uomini e donne della Sardegna che possano mettere al centro la speranza, mettendosi a disposizione della vita democratica di questa regione».

Poi le mazzate all'indirizzo dei vertici del Partito democratico, ancora sotto scacco nell'Isola dopo l'accordo di ferro con il M movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Soru ha parto di «scambio indecente tra Sardegna e Piemonte». E' vergognoso che nell'isola il Partito rinunci ad avere un suo candidato - ha sottolineato Renato Soru. Nelle segrete stanze romane infatti, tutti danno per chiuso l'accorso sotterraneo per la candidatura della Pentastellata Alessandra Todde in Sardegna, così da far spazio in Piemonte al candidato-dirigente Dem.