Cor
12 ottobre 2023
Romeo e Giulietta, si gira nel centro di Sassari
La tragedia di William Shakespeare irrompe nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Sassari con le riprese di un lungometraggio ispirato all’amore impossibile fra i due giovani e alla disputa fra Montecchi e Capuleti
SASSARI - “Romeo e Giulietta” come non la avete mai vista e nemmeno immaginata. La tragedia di William Shakespeare irrompe nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Sassari con le riprese di un lungometraggio ispirato all’amore impossibile fra i due giovani e alla disputa fra Montecchi e Capuleti; tutto rivisitato in chiave moderna, scritto, girato e interpretato dagli allievi della scuola media di San Donato e dagli abitanti del rione, guidati dal regista e sceneggiatore sassarese, Sergio Scavio e dal regista Matteo Manunta.
l film è il compendio di “Comizi d’amore”, il nuovo progetto del Laboratorio di Cinema di Quartiere (LCQ) San Donato, esperienza educativa e sociale nata sei anni fa nell’Istituto comprensivo San Donato, per volere della dirigente scolastica Patrizia Mercuri, e diventato nel tempo una finestra aperta sulla scuola e sul rione, uno sguardo da una prospettiva che supera pregiudizi e problematiche di una delle zone più complicate di Sassari, proiettando all’esterno le caratteristiche che fanno di San Donato un microcosmo multietnico di umanità, genuinità, integrazione.
Il progetto, iniziato prima dell’estate con i laboratori di scrittura sceneggiature e analisi opere, recitazione, costumi, scenografia, tenuti dallo sceneggiatore Pier Paolo Piciarelli, dall’attore sassarese Alessandro Gazale, la costumista Carla Galleri e la scenografa Roberta Piras, prosegue in questi giorni con le prove e le riprese del film. Del gruppo di professionisti che partecipano al progetto fanno parte anche Silvio Farina come direttore della fotografia e il fonico Andrea Campus.
La tragedia di Romeo e Giulietta rivive in chiave moderna nelle viuzze del centro storico di Sassari, in un parallelismo fra la lotta dei due innamorati per superare le avversità del destino, e quella degli abitanti di San Donato per abbattere le barriere del pregiudizio e far emergere valori e virtù loro e del loro quartiere. Il progetto “Comizi d’amore”, nome che si rifà al documentario di Pier Paolo Pasolini, è finanziato dal ministero dell’Istruzione e dal ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo e si avvale della collaborazione dell’Intergremio, dell’associazione di commercianti e residenti “Il corso” e della casa di produzione “Aguaplano”.
|