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Alguer.itnotiziealgheroOpinioniPoliticaDa Mugoni a Punta Giglio anni di miope politica
Maria Antonietta Alivesi 9 ottobre 2023
L'opinione di Maria Antonietta Alivesi
Da Mugoni a Punta Giglio anni di miope politica
<i>Da Mugoni a Punta Giglio anni di miope politica</i>

Quando non catturata dal Canto delle sirene la politica algherese si è dimostrata a dir poco miope in questi anni e sta colpevolmente producendo gravissimi danni al nostro territorio. Tra i vari, sono emblematici due esempi, che non sembra ma che hanno un legame stretto: i preoccupanti inquinamenti, che stanno passando sottogamba, in uno dei siti più pregiati del nostro territorio quale è Mugoni; e i lavori inutili quanto dannosi della messa in sicurezza, o meglio di messa in insicurezza, della bella quanto scientificamente importante falesia di Punta Giglio, simbolo indiscusso della comunità algherese. Mentre decine di migliaia di persone da tutta Italia, oltre a numerosissimi studiosi, si espongono per la tutela delle falesie di Punta Giglio, ad Alghero la politica che ha il potere di agire sta zitta.

Ma si rendono conto di quello che sta accadendo? Si rendono conto che miliardi di anni di faticosa creazione verranno sgretolati in pochi giorni, ma a vantaggio di chi? Si rendono conto del malumore di una comunità ferita? L’idea di mercificare ogni angolo del territorio, in terra e in mare, senza la minima idea degli impatti nell’ecosistema a breve, medio e lungo periodo denota la miopia della classe politica che governa la città. Perché questo è il vero problema, questo è il nodo. Nel 2016 un politico nostrano, subito dopo l’elezione del nuovo direttore del Parco, affermava: il Parco uscirà da questa angusta ottica di conservazione e si avvierà a diventare uno dei motori dello sviluppo del territorio di Alghero. Un politico di destra che si esprime in questo modo quando a governare la città era la sinistra, mette in evidenza la totale assenza di sensibilità per l’ambiente che ci ospita e che, se adeguatamente tutelato, può rappresentare anche il futuro della nostra comunità.

A proposito di Punta Giglio è bene ricordare che la falesia avrà sempre il grado di pericolosità massimo, e chi vorrà fare affari dalle boe che verranno posizionate sotto la falesia rimarrà con le tasche vuote; le boe sotto Punta Giglio serviranno come posatoi per l’avifauna per la maggior parte dell’anno e soprattutto nei mesi estivi. Una magra consolazione per un finanziamento ministeriale di oltre un milione e mezzo di euro che dovevano andare a totale beneficio del miglioramento e valorizzazione dell’ambiente, come del resto erano quei 700 mila euro destinati alla bonifica del sito inquinato di Mugoni, poi volati via a beneficio della messa in in-sicurezza della falesia di Punta Giglio e la valorizzazione del suo compendio. Troppi politici non capiscono il significato di valorizzazione dell’ambiente e lo traducono in monetizzazione dell’ambiente…come il politico sopra ricordato. A proposito, ora che a Sant’Igori hanno eliminato le macerie, c’è da chiedersi quando inizierà la vera e propria bonifica del suolo, e soprattutto il nostro Comune quando entrerà in possesso di quei terreni, rispettando così la decisione unanime del Consiglio comunale? Esiste però anche un’altra Politica ad Alghero, quella che studia, si informa e che cerca di instillare buone pratiche, ma che per ora può solo informare i cittadini e ammonire chi attualmente governa.

*Maria Antonietta Alivesi per M5S Alghero



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