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26 settembre 2023
Insularità, passi avanti a Bruxelles
Missione Ue per il presidente Michele Pais. Approvatigli emendamenti proposti dalla regione Sardegna col governatore Solinas, così da rafforzare la dimensione territoriale della politica di coesione, a favore di una maggiore convergenza dei territori che permetta di superare gli svantaggi strutturali permanenti legati all´insularità

CAGLIARI - Si sono svolti a Bruxelles, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Sardo, Michele Pais, i lavori della Commissione Coesione territoriale e bilancio dell’Ue del Comitato delle Regioni, l'assemblea delle autonomie regionali e locali che partecipa alla formazione della legislazione europea svolgendo funzioni consultive. I punti all'ordine del giorno hanno riguardato anche il progetto di parere, presentato congiuntamente dal presidente del Comitato delle Regioni Vasco Cordeiro e dal presidente della commissione Emil Boc, incentrato sul futuro della politica di coesione dopo il 2027, che - oltre a costituire la principale posta di bilancio nel Quadro Finanziario Pluriennale dell'Unione europea - è uno degli architravi del processo di integrazione europea, sia sotto l'aspetto finanziario, sia per quanto attiene alle ricadute a livello territoriale.
In questo ambito, nell'ottica di rafforzare le istanze che da diversi anni la Regione Sardegna promuove in sede europea, afferenti principalmente all'attuazione del principio di insularità, il presidente della giunta sarda, Christian Solinas, ha presentato una serie di emendamenti volti a rafforzare la dimensione territoriale della politica di coesione, a favore di una maggiore convergenza dei territori che permetta di superare gli svantaggi strutturali permanenti legati all'insularità. «E' fondamentale e strategico lavorare fin da oggi con estrema determinazione per porre le basi per la modifica delle politiche di coesione nel settennato 2027-2033» puntualizza l'algherese Pais, sempre presente in Europa.
In questa prima fase di produzione legislativa l'accento è stato posto sulla necessità a che la Commissione europea si doti di una strategia dedicata ai territori insulari, a cominciare da una raccolta sistematica di dati territoriali aggregati - al momento inesistente - che sia prodromica di un approccio specifico per le regioni insulari, che possa trovare espressione nei rapporti sulla coesione economica, sociale e territoriale pubblicati regolarmente dalla Commissione e, successivamente, nelle proposte regolamentari della prossima generazione di fondi strutturali. Le proposte emendative sono state accolte favorevolmente dai rappresentanti dei territori insulari, e approvate all'unanimità dal Comitato, che adotterà il parere nella riunione plenaria del prossimo 29 e 30 novembre.
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