S.A.
18 settembre 2023
Caro gasolio: allarme nell´Isola
Allarme anche nell’Isola tra le imprese dell’autotrasporto. Allarme di Lai e Serra (Confartigianato Sardegna). L’Associazione scrive al Ministro
CAGLIARI - L’ennesimo aumento del costo del carburante sta andando a incidere sul futuro delle circa 2.300 imprese dell’autotrasporto in Sardegna, di cui 1.500 artigiane, sugli oltre 4mila dipendenti, sulla
movimentazione dell’80% delle merci di tutto il territorio isolano, e,
di riflesso, sull’attività delle imprese sarde, soprattutto quelle più
piccole. Infatti, il prezzo del gasolio è arrivato a 2 euro al litro e negli ultimi due mesi il suo costo è aumentato del 12 per cento, con un
trend in crescita di 1,5 centesimi al giorno. Secondo una rilevazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, in Italia i prezzi alla pompa dei carburanti rimangono tra i più elevati in Europa: siamo al 6° posto nell’Ue a 27 sia per la benzina che per il gasolio. I rincari, per la benzina, sono stati del 14,4% rispetto allo scorso anno, mentre per quelli del gasolio l’aumento si ferma al 2,7%. In Italia il prezzo dei carburanti alla pompa supera del 6,6% la media dell’Ue a 27.
«Considerato che la spesa per i carburanti incide sul totale dei costi
per il 30% - commentano Maria Amelia Lai e Daniele Serra, Presidente e
Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna - se il prezzo del
gasolio continua a salire, rischia di venir meno il guadagno”. Per questo a livello nazionale – prosegue la Presidente Lai – abbiamo sollecitato interventi per tenere sotto controllo i prezzi ed evitare speculazioni ma anche per ridurre la componente fiscale. Infatti, in valore assoluto, l’Italia presenta la più elevata tassazione sui carburanti tra i 27 paesi dell’Ue: pesa per il 53,4% del prezzo alla pompa, superiore di oltre tre punti percentuali al 49,8% dell’Eurozona».
Secondo le analisi di Confartigianato Trasporti, secondo le migliori
performance aziendali, ormai la marginalità delle aziende dell’autotrasporto non supera il 4%. Ed è con questi presupposti che Confartigianato Trasporti, insieme ad altre Organizzazioni di Categoria riunite nella sigla UNATRAS, ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, per esprimere contrarietà nei confronti dei tagli al settore e sollecitare la risoluzione delle questioni urgenti per l’autotrasporto chiedendo un incontro in tempi brevi. Nello specifico nella lettera Confartigianato Trasporti e le altre Associazioni, scrivono come sia “inaccettabile il taglio lineare imposto dal MEF per un importo pari a 37 milioni di euro a valere sul capitolo degli incentivi per la sostituzione ed il rinnovo del parco veicolare relativo all'annualità 2021, dopo che le imprese hanno effettuato e rendicontato investimenti per la transizione ecologica e a favore dell'ambiente, contando su risorse previste da una legge dello Stato.
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