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S.A. 15 settembre 2023
5mila imprese culturali in Sardegna, fanalino di coda
In Sardegna sono 5mila le realtà culturali e creative: 15mila gli occupati diretti ma l’Isola è all’ultimo posto nella graduatoria nazionale come numero di attività
5mila imprese culturali in Sardegna, fanalino di coda

CAGLIARI – Sono 5mila le imprese culturali e creative che operano in Sardegna, e che offrono lavoro, in maniera diretta, a più di 15mila persone. Si occupano di architettura e design, comunicazione, audiovisivo e musica, creazione di videogiochi e software, editoria e stampa,
performing arts e arti visive e tutela e valorizzazione del patrimonio
storico, artistico e culturale. Sono questi i numeri che emergono dall’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati UnionCamere-Tagliacarne 2022, sulle attività culturali. L’Isola, secondo la graduatoria, occupa il quint’ultimo posto
nazionale come numero assoluto di attività: al primo posto la
Lombardia con 58mila mentre all’ultimo la Valle d’Aosta con 548, per
un totale di 275mila in tutta Italia. Per quanto riguarda l’incidenza
sull’economia, le realtà sarde occupano l’ultimo posto con il 2,9% sul
valore aggiunto dell’economia isolana mentre prima è la solita
Lombardia prima con il 6,6%, per una media nazionale del 4,5%.

«In un momento in cui il Sardegna, come tutto il resto del Mondo,
affronta sfide complesse e spesso divisive, è cruciale investire nelle
imprese della cultura e della creatività – commenta Maria Amelia Lai,
Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per questo abbiamo il
dovere di sostenere e promuovere la loro crescita, riconoscendo il
loro ruolo essenziale nella costruzione di società più prosperose,
creative e inclusive. Di certo non ci fa onore essere all’ultimo posto
come numero totale di attività e nelle retrovie nazionali come
incidenza nell’economia regionale per questo dobbiamo sostenere questo
settore».

Dall’analisi emerge come in Sardegna siano le donne e i giovani a
puntare maggiormente sulla cultura per fare business: sul totale delle
imprese culturali esistenti nell’Isola 1 su 4 (il 24,5%) è femminile
mentre 1 su 10 (10,2%) è guidata da giovani di meno di 35 anni di età.
In entrambi i casi il “peso” percentuale di donne e giovani è maggiore
rispetto al totale delle aziende, in cui le imprese femminili sono il
22,2% e quelle giovanili l’8,7%. Hanno invece un’incidenza minore, ma
comunque non trascurabile, le imprese condotte da stranieri, che
costituiscono il 5,6% del totale delle imprese culturali e creative (a
fronte del 10,8% complessivo). A livello nazionale, è buono il ritmo di crescita delle imprese culturali nel 2022: +1,85% rispetto al 2021. Interessante anche quello delle imprese giovanili: +2,84% con quasi 600 imprese in più. Cresce anche la partecipazione degli stranieri (+2,04) mentre inferiore alla media è l’aumento delle imprese femminili (+1,19%).



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