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2 settembre 2023
Gran finale per Florinas in Giallo: si parla di stragi
La XIV edizione del festival della si conclude domenica 3 settembre con l’immancabile momento conviviale tra lettori e scrittori, fra gli appuntamenti del pomeriggio anche due approfondimenti sul caso Orlandi e le stragi di Capaci e via d’Amelio
FLORINAS - La domenica a Florinas in Giallo è per tradizione il giorno in cui si socializza, ci si incontra per l’Aperitivo in Giallo e per il Pranzo Romanzo (per quest’ultimo è necessario prenotare, ci sono ancora posti disponibili: 347 9258296), si conversa con gli altri lettori e con gli scrittori ospiti al festival. Si parte alle 11.30 con l’Aperitivo in Giallo itinerante nei bar del centro del paese, quest’anno in compagnia dello scrittore e illustratore fiorentino Fabrizio Silei che, dialogando con la giornalista Stefania Divertito, parlerà del suo giallo “Gli occhi del serpente”, terzo capitolo della serie sul commissario Vitaliano Draghi e il contadino Pietro Bensi, questa volta alle prese con l’omicidio di un professore del Regio Istituto d’Arte di Firenze – siamo nel 1938 – pochi giorni prima della visita in città di Hitler.
Poi ci si trasferisce nello splendido Parco Ena ‘e Littu, a pochi chilometri di distanza da Florinas, dove l’Associazione Ena ‘e Littu che lo gestisce apparecchia il Pranzo Romanzo e fa accomodare fianco a fianco a una lunga tavolata sotto gli alberi scrittori e lettori per assaporare un gustoso banchetto preparato con la consulenza del critico gastronomico Giovanni Fancello. Quest’anno, per restare in linea con il tema “le vittime” scelto per la XIV edizione, il menu è ispirato a “su piatu de s’aconostu”, il cibo che parenti e amici portavano in una casa colpita da un lutto. Gli incontri letterari e quelli di approfondimento iniziano di pomeriggio (dalle 18.30) in piazza del Popolo. La scrittrice e giornalista televisiva (“Quarto grado”, “Verissimo”) Rosa Teruzzi conversa con l’insegnante e scrittrice Silvia Sanna del suo “Il valzer dei traditori” (Sonzogno), un giallo che mescola ironia, canzoni, sentimenti e in cui ritornano le detective improvvisate della “Premiata Agenzia Fiori e Delitti”, già incontrate nei libri dell’autrice milanese.
Raffaele Sari conclude, con la terza puntata dello storytelling “Dentro un abbraccio” scritto insieme a Pietro Orlandi, il racconto del “caso Orlandi”, uno dei cold case che più hanno colpito e commosso l’opinione pubblica non solo italiana, e lo fa non dal punto di vista delle indagini ma del dolore della famiglia, quarant’anni dopo la scomparsa tuttora inspiegata di Emanuela. Altri due casi di cronaca che hanno avuto un impatto fortissimo sugli italiani e che sono tuttora al centro di dibattiti e rievocazioni sono le stragi di Capaci e via D’Amelio in cui trovarono la morte i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta alla mafia. Se ne parla durante un incontro coordinato da Paolo Bellotti e organizzato in collaborazione con l’Associazione Agende Rosse, a cui parteciperanno in presenza due dei testimoni oculari, Antonio Vassallo, il primo fotografo ad arrivare in via d’Amelio subito dopo l’attentato, e Pino Carbone. Interverranno, invece, in collegamento video di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Borsellino, Luciano Traina e Antonio Vullo.
Dopo le pillole di cinema di Emiliano Di Nolfo (Società Umanitaria Alghero), si accomoda sull’iconica poltrona gialla del festival lo scrittore, sceneggiatore e drammaturgo Diego De Silva, uno degli autori più amati di giallo grazie al suo commissario Malinconico, protagonista di una fortunatissima serie di romanzi, da cui è stata tratta la serie Tv “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” con Massimiliano Gallo, Denise Capezza, Teresa Saponangelo, Lina Sastre. E proprio delle avventure del suo personaggio Diego De Silva dialogherà con la scrittrice Lalla Careddu. Poi la XIV edizione del festival si chiude con la presentazione del Premio Letterario Florinas in Giallo per il giallo e il noir mediterraneo.
Nella foto: Paolo Bellotti, coordinatore dell'incontro a cui parteciperanno in presenza due dei testimoni oculari delle stragi di Capaci e via D’Amelio, Antonio Vassallo, il primo fotografo ad arrivare in via d’Amelio subito dopo l’attentato, e Pino Carbone
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