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S.A. 30 agosto 2023
«Nobento rischio disastro sociale»
E il caso arriva in Parlamento
Interrogazione presentata dal gruppo dei Progressisti, con primo firmatario l´on. Gian Franco Satta che si appella alla Regione e ha interessato anche la Deputata Francesca Ghirra che interverrà a livello parlamentare per sollecitare una soluzione della questione
«Nobento rischio disastro sociale». E il caso arriva in Parlamento

ALGHERO - Un fulmine a ciel sereno o forse più un atto obbligato che nei prossimi mesi interesserà molte aziende in tutta Italia, la notizia che da qualche giorno sta riempiendo le pagine dei giornali sardi riguardo alla richiesta della Nobento SpA di Alghero, di accedere alla cig straordinaria per 300 lavoratori. A fronte della bocciatura da parte del Ministero del Lavoro, arrivata nei giorni scorsi, rispetto alla richiesta dell'impresa algherese di accedere alla cassa integrazione straordinaria all'80% per 24 mesi, alle perplessità dei sindacati e al comunicato ufficiale dell'azienda, che prospetta investimenti per circa 50 milioni di euro nei prossimi 5 anni, anche la politica regionale alza la testa e decide di non stare a guardare in silenzio. L'argomento, infatti, è divenuto oggetto di una interrogazione presentata dal gruppo dei Progressisti, con primo firmatario l'on. Gian Franco Satta, vice presidente della Commissione consiliare Attività Produttive, con la quale si chiede al Presidente Solinas e all'Assessore del lavoro «se non ritengano doveroso sostenere le istanze della Nobento SpA, presso il Ministero, in modo da tutelare i lavoratori e scongiurare quello che potrebbe rivelarsi una vera e propria bomba sociale per il territorio del nord-ovest della Sardegna».

«Prendo atto delle dichiarazioni rese a mezzo stampa dalla Nobento SpA - dichiara l'on. Gian Franco Satta - e non posso fare a meno di condividere le preoccupazioni che si levano da più parti, in primis dai lavoratori. Il fatto che l'azienda abbia illustrato un piano industriale che prevede l'ammodernamento delle linee produttive e addirittura un incremento occupazionale è certamente una buona notizia per il prossimo futuro ma oggi è necessario mettere in sicurezza centinaia di persone che altrimenti si troverebbero sulla strada da un giorno all'altro. Una realtà industriale come questa, che già oggi conta oltre 300 addetti, per la nostra isola è qualcosa di eccezionale e la politica sarda non può stare in disparte rispetto alle richieste avanzate dalla società, anzi deve sostenerle politicamente nei tavoli Ministeriali affinchè si possa giungere a un accordo che salvaguardi prima di tutto i posti di lavoro. L'ammodernamento delle linee produttive, che come si legge nei comunicati aziendali, prevede investimenti tecnologici per circa 20 milioni di euro, probabilmente sarebbe stato programmato in altro modo se le richieste di mercato non avessero subito una flessione repentina come quella verificatasi a seguito della cancellazione della misura del bonus 110, un aspetto che è stato denunciato a più riprese anche dal nostro gruppo e che, siamo certi, investirà molte altre realtà in tutto il Paese».

E conclude con un appello alla Regione e l'impegno a portare la questione in Parlamento: «Ora, è dovere della politica sarda sostenere le aziende locali che vogliono correre ai ripari per continuare a essere competitive sul mercato rispetto alle nuove condizioni e necessità, garantendo in primo luogo la salvaguardia del lavoro e la stabilità economica di centinaia di famiglie. Per queste ragioni, insieme ai colleghi del gruppo Progressisti, abbiamo presentato un'interrogazione al Presidente Solinas e all'Assessora Lai chiedendo di mediare presso il Ministero del lavoro, affinchè si possa raggiungere un accordo che vada incontro alle esigenze dei lavoratori e dell'Azienda, evitando quello che potrebbe rivelarsi un disastro sociale per l'intero territorio del nord Sardegna e abbiamo interessato anche la Deputata Francesca Ghirra che interverrà a livello parlamentare per sollecitare una fattiva soluzione della questione».

Nella foto: la deputata Francesca Ghirra
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