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29 agosto 2023
Ai Confini tra Sardegna e Jazz: seconda serata
Domani, 30 agosto, seconda serata del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale Punta Giara, che da trentotto anni anima Sant´Anna Arresi facendo risuonare, con una miriade di note diverse, le vie del borgo
NUORO - Domani, 30 agosto, seconda serata del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale Punta Giara, che da trentotto anni anima Sant'Anna Arresi facendo risuonare, con una miriade di note diverse, le vie del borgo. Questa edizione, che si concluderà il 2 settembre, ha il titolo “Tra Musica e Musica – (B-side)” e vuole puntare sull'autenticità e l'originalità che spesso avevano i brani del “Lato B” dei dischi 33 e 45 giri, dove gli artisti erano più liberi di esprimersi senza pensare alle regole del mercato. Ed è proprio al “B-side” che si ispira il ricco e eterogeneo cartellone con 15 concerti all'insegna della sperimentazione e dell'originalità.
Domani, 30 agosto, il primo a calcare il palco alle 21 sarà Paolo Gaiba Riva (elettronica, clarinetto contralto), un concerto targato We Insist! Records, etichetta discografica indipendente che collabora da anni con il festival, e alla quale, in questa edizione, sono affidati tutti i concerti di apertura di piazza del Nuraghe. Paolo Gaiba Riva è cresciuto musicalmente in Norvegia dopo essersi diplomato al Conservatorio di Musica Jazz di Milano. Si concentra all'elettronica e inizia a viaggiare soprattutto in Cina, Giappone, Taiwan ma anche in Canada e sud-est asiatico incrociando il suo cammino con musicisti di vario genere e attitudine. Ogni performance è una profonda esperienza sonora per l'ascoltatore. Può essere fastidioso o piacevole a seconda di come lo si accetta. Non vuole essere bello, ma è sicuramente onesto.
Alle 21,30 è il turno di Matteo Muntoni con il progetto Nur – Bisu. Un lavoro completamente dedicato alla Sardegna nuragica, al legame tra il passato e il presente e alla memoria collettiva. Un flusso sonoro acustico con profondi richiami agli antichi culti e misteri, e ai riti ancestrali che si svolgevano in varie parti dell'isola. Sul palco insieme a Matteo Muntoni (basso, chitarra acustica), Federica Muscas (voce), Elisa Zedda (voce), Emanuele Contis (sax), Raffaele Pilia (chitarra classica ed elettrica) e Antonio Pinna (batteria, percussioni). Ultimo set alle 22 con l'attesissimo concerto di Paolo Angeli e Marco Mezquida. Il duo di isolani (Sardegna e Minorca) porta in scena uno spettacolo che lascia un segno per la sua visione libera e originale della musica. Il mare è visto come un mondo di connessioni tra culture differenti, dove non si possono avere schemi prefissati, ma bisogna seguire il momento che si vive. In ogni esibizione Angeli e Mezquida danno libero sfogo all'improvvisazione, prendendosi il rischio di un tuffo nell'ignoto. La loro musica è solare, solenne, struggente, detonante, una narrazione libera di due visionari del Mediterraneo.
Per tutta la durata del festival sarà visitabile la mostra “Note a Margine” di Luciano Rossetti, fotografo bergamasco classe 59. Fin dalla fine degli anni settanta Rossetti ha iniziato a creare opere che gravitavano intorno al mondo del jazz arrivando a vincere nel 2021 il premio “BEST PHOTO OF THE YEAR AWARD”, conferitogli dalla JJA (Jazz Journalists Association), l’Associazione giornalisti e critici americani di Jazz, e la nomination alla carriera. Le fotografie che compongono l'esposizione “Note a Margine” sono immagini di situazioni che di solito il pubblico non vede, che vanno oltre gli stereotipi per indagare l'animo umano dei soggetti immortalati senza dare importanza all’esteriorità.
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