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Cor 24 agosto 2023
«Autobotte, disobbedienza civile»
Con una lettera pubblica, inviata al sindaco di Alghero, agli assessori ed a tutti i consiglieri comunali, Carmelo Scanu, già in passato promotore dell´’Associazione Agro Algherese per la realizzazione della rete idrica e fognaria nelle campagne, annuncia un atto di disobbedienza civica ed invita gli algheresi a fare altrettanto
«Autobotte, <i>disobbedienza</i> civile»

ALGHERO - «Invito tutti i fruitori del servizio idrico con autobotte a pagare le forniture a € 35,20, chi avesse pagato di più rispetto a questa cifra a richiedere il rimborso delle differenze, a scendere in piazza, come già fatto in passato, con bidoni per rifornirci di acqua presso la sede comunale. Io dichiaro pubblicamente di non essermi adeguato al pagamento di quanto prescritto nelle famigerate delibere perché ritenevo e ancora oggi ritengo le richieste di € 55 ed € 66 a fornitura non l’equo contributo al servizio ma un indebito arricchimento da parte dell’ente comunale fatto che non gli è consentito dalla legge».

Con una lettera pubblica, inviata al sindaco di Alghero, agli assessori ed a tutti i consiglieri comunali, Carmelo Scanu, commercialista, da tempo politicamente impegnato e già in passato promotore dell'’Associazione Agro Algherese per la realizzazione della rete idrica e fognaria nelle campagne, annuncia un atto di disobbedienza civica ed invita gli algheresi a fare altrettanto.

L'oggetto del contendere è il prezzo, raddoppiato negli ultimi tempi, per il trasporto dell'acqua potabile nelle campagne dell'agro di Alghero tramite il servizio comunale di autobotte. Servizio non obbligatorio, ma da sempre garantito dal comune per venire incontro ai numerosi residenti le cui case non sono servite dalla rete idrica urbana. Secondo Scanu però, il costo non sarebbe equo. Così con una lunga e dettagliata missiva, riportante numerosi riferimenti normativi alla base della sua convinta protesta, asserisce che da Porta Terra sia caduta nel dimenticatoio anche la delibera di giunta comunale n. 385 che dal 2010 impegnava l’amministrazione ad attivarsi presso le autorità competenti per promuovere il progetto per la realizzazione delle reti idrica e fognaria in alcune zone dell’agro algherese.

«Da allora - attacca Carmelo Scanu - tutto è caduto nel dimenticatoio delle promesse non mantenute né i sindaci succeduti a Tedde Lubrano e Bruno hanno avuto la sensibilità e oserei dire la capacita politico-amministrativa di trasformare l’impegno assunto dall’amministrazione Tedde in atti concreti di realizzazione almeno della rete idrica. Ma se è vero e non può essere vero che i cittadini hanno i politici che si meritano sarà necessario che i cittadini assumano iniziative di protesta e di disobbedienza civile contro atti contrari e in odio a noi cittadini».

Foto d'archivio



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