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19 agosto 2023
«Politiche turistiche, gestione fallimentare»
I consiglieri di opposizione attaccano pesantemente Di Gangi e l´assessore Cocco: « Il disastro è sotto gli occhi di tutti: una “destinazione” che sta esaurendo la credibilità, e poiché in buona parte i turisti che l’hanno scelta in questi anni l’hanno trovata sporca e trascurata »
ALGHERO - «Marco Di Gangi e Alessandro Cocco non sono dei passanti, né dei meri commentatori politici, sono loro che hanno la gestione del turismo in città, da oltre quattro anni, targata fratelli d’Italia. Derubricare, da parte loro, la stagione turistica algherese decisamente sottotono, al caro prezzi e rimandare (guarda un po’) al bisogno di una analisi seria e di una programmazione attenta per il futuro, non si può davvero accettare. È troppo. Perché hanno enormi responsabilità sulla gestione fallimentare delle politiche turistiche di questi anni, che non si possono gestire con annunci di tavoli e tavolini o con operazioni di marketing fai da te, fini a se stesse. Ma davvero sperano di uscirsene così? Da avversari inferociti della tassa di soggiorno non solo non l’hanno abolita, ma l’hanno raddoppiata. Hanno voluto cambiare la destinazione delle risorse che in precedenza venivano in gran parte destinate al decoro della città per una non ben chiara promozione. Di che? Parlano i fatti: Alghero si è rivelata al di sotto delle aspettative del turista, sporca e caotica. Contraddittoria e senza governo». Così Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo.
«Avevano fatto credere di aver ristrutturato l’Assessorato al Turismo, ma in realtà era solo un mal riuscito tentativo di togliere “potere”alla Fondazione Alghero. Che meno male resiste. Sappiamo com’è andata a finire. Ci chiediamo cosa ne sia stato del Tavolo del turismo tanto caro a Di Gangi. Cosa ha prodotto? Quali strategie mirabolanti per evitare il tonfo di questa stagione? Quali azioni di contrasto contro le attività abusive? Quali azioni per migliorare i servizi in Città? Abbandonati i progetti di Alghero città creativa Unesco, mai sostituiti. Senza idee. La città ha perso la sua anima culturale e di attrazione turistica. Non ci sono solo i tramonti e purtroppo neanche solo il mare. Che ancora ci salvano. Per ritrovare i progetti sul corallo di Alghero bisogna ringraziare chi lo ha addirittura dovuto portare sullo spazio e per ritrovare le lanterne e le installazioni di Marras non resta che andare a Napoli».
«Il disastro è sotto gli occhi di tutti: una “destinazione” che sta esaurendo la credibilità, e poiché in buona parte i turisti che l’hanno scelta in questi anni l’hanno trovata sporca e trascurata, le recensioni negative stanno purtroppo aumentando, minando così la capacità attrattiva e di fidelizzazione. È arrivato il momento davvero di cambiare completamente strategia, e uomini, abbandonando la disastrosa linea segnata da Fratelli d’ Italia in questi anni. Alghero ha bisogno di ripartire dai fondamentali, decoro e pulizia tutto l’anno per i cittadini in primis e per accogliere al meglio i turisti. Pianificazione della viabilità e delle aree di sosta in particolare nelle spiagge. Creazione di servizi. Per questo occorre ad esempio rimettere in circolo le risorse tolte al decoro urbano, perché diversamente la promozione rischia di diventare pubblicità ingannevole. E un boomerang per la città. Ci evitino le loro analisi e le loro strategie: dopo le dimissioni di Di Gangi, lo segua pure Cocco. Facciano il favore agli algheresi» chiudono Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo.
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