S.A.
18 agosto 2023
In Sardegna 82 imprese in bici
82 imprese sarde, con oltre 200 dipendenti, che si occupano di un comparto, quello della produzione e manutenzione delle biciclette. Circa 30mila persone usano la bici quotidianamente nell´Isola
ALGHERO - L’economia delle due ruote gira anche in Sardegna: 82 imprese, oltre 200 addetti e circa 30mila persone che usano la bici quotidianamente. La crisi energetica, amplificata dalla guerra in Ucraina, che preme sui prezzi dei carburanti e sui costi dei servizi di trasporto, non ferma le due ruote che in Sardegna girano e fanno crescere le 82 imprese sarde, con oltre 200 dipendenti, che si occupano di un comparto, quello della produzione e manutenzione delle biciclette; la transizione green, infatti, sta modificando i modelli di mobilità, favorendo l’uso di mezzi più sostenibili. Solo 2 anni fa il totale delle imprese non superava le 31 realtà. Sono questi i numeri emergono dal “Rapporto Artibici 2023”, dossier sull’economia delle due ruote realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna per analizzare la filiera della bicicletta e per comprenderne le tendenze future.
A livello territoriale, 30 imprese (9 artigiane) si trovano nella
Sardegna del Nord (Sassari-Gallura), 20 nella vecchia provincia di
Cagliari (14 artigiane), 15 a Nuoro (2 artigiane), 12 nel Sud Sardegna
e 5 a Oristano (3 artigiane). La crescita dell’economia della bike economy è continuata anche durante la pandemia. Nel 2021, infatti, il settore ha superato del +8,8% il corrispondente periodo del 2019, dimostrandosi come uno dei settori più interessanti e in crescita della manifattura e dell’artigianato. Una passione, quella per le due ruote, che fa sviluppare un sistema coinvolgendo, direttamente e indirettamente, gli artigiani, i commercianti, le imprese di costruzione, i lavori pubblici e il turismo. Infatti la crescita generalizzata del settore ha premiato anche la Sardegna, regione nella quale operano realtà che si occupano di fabbricazione, montaggio, vendita, manutenzione e affitto di
biciclette. Nell’Isola, 30mila persone ogni giorno si recano al
lavoro, a scuola o nelle Università in bicicletta.
«Con questi dati alla mano, possiamo di sicuro affermare che
nonostante la pandemia, anzi per certi aspetti potremmo dire “a causa
della pandemia” – commenta la presidente di Confartigianato Imprese
Sardegna, Maria Amelia Lai - la bicicletta risulta l’asso nella manica
del settore, il comparto capace di adattarsi e rispondere ai nuovi
bisogni emersi. Un crescendo che interessa non solo la produzione ma
anche la svolta verso la mobilità attiva che abbraccia i temi
ambientali, turistici, della salute e del benessere». Nella filiera della bicicletta, secondo il rapporto di Confartigianato, il 60% delle imprese sono artigiane, e il fatturato ha superato il miliardo di euro, a livello nazionale.
Per Confartigianato Sardegna, incrementare gli investimenti in questo
settore ha numerosi impatti, significa far crescere il turismo ma
anche sostenere il settore delle costruzioni stradali, l’artigianato
della produzione e riparazione di biciclette, oltre che il commercio.
Ogni cicloturista, infatti, spende 130euro al giorno rispetto ai 70 di
uno che si reca al mare. Inoltre per realizzare un chilometro di pista
occorrono circa 200mila euro. Guardando alla rete ciclabile della Sardegna, nel suo complesso (2.700 km, 52 itinerari da Nord a Sud dell’Isola), per la realizzazione dell’infrastruttura sono oggi disponibili numerose linee di finanziamento per un importo complessivo consistenti, soprattutto dal PNRR, per la ciclovia regionale e per la mobilità ciclistica urbana.
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