S.A.
16 agosto 2023
Il Corallo di Alghero vola nello spazio con la Virgin e Aeronautica
Il Corallo di Alghero vola nello spazio con la Virgin Galactic e la nostra Aeronautica Militare. Il prezioso gioiello in corallo realizzato dagli artigiani algheresi, che partito dalla profondità dell’incontaminato mare sardo è arrivato a 86 km di altezza, è stato consegnato dal Ten. Col. Angelo Landolfi nelle mani del sindaco Mario Conoci e presto sarà esposto presso il Museo del Corallo
ALGHERO - La “A” in Corallium Rubrum, simbolo della città di Alghero, nello spazio con la Virgin Galactic. Il prezioso gioiello in corallo realizzato dagli artigiani algheresi, che partito dalla profondità dell’incontaminato mare sardo è arrivato a 86 km di altezza, è stato consegnato nei giorni scorsi dal Ten. Col. Angelo Landolfi nelle mani del sindaco Mario Conoci e presto sarà esposto presso il Museo del Corallo della città. L'idea, nata da Umberto Borlotti e fatta propria dalla Fondazione Alghero e dall'Amministrazione nasce per valorizzare l'eccellenza artigiana algherese, sempre più oggetto prezioso e simbolo del territorio.
All’incontro svoltosi a Porta Terra, presenti anche il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Pais, il Tenente Colonnello dell’Aeronautica militare Alessandro Magrini col Primo Luogotenente Rino Gaias del Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare di Alghero e Umberto Borlotti. All’interno della navicella spaziale SpaceShipTwo decollata lo scorso 29 giugno dallo Spaceport America della compagnia Virgin Galactic, nel deserto di Las Cruces in New Mexico (USA), con un equipaggio italiano, ha trovato "spazio" anche il simbolo rosso della città del corallo, Alghero. I membri dell’equipaggio sono il Colonnello Walter Villadei, ingegnere spaziale e cosmonauta, il Ten. Col. Angelo Landolfi, medico aerospaziale e Spaceflight Surgeon con il ruolo di responsabile per gli aspetti medici dell’equipaggio italiano e degli esperimenti di medicina proposti dall’Aeronautica Militare, ed il dott. Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Si tratta del primo volo suborbitale effettuato da Istituzioni governative italiane, con equipaggio italiano ed il primo in assoluto di questo genere ad essere effettuato da un Paese europeo. Durante il volo in seguito allo spegnimento del motore l’equipaggio ha condotto gli esperimenti in condizioni di microgravità, condizioni che hanno permesso di effettuare esperimenti multidisciplinari relativi alla medicina, ai materiali avanzati, alla fisica dei fluidi, alla fisiologia. I risultati ottenuti e i dati raccolti consentiranno di studiare gli effetti di agenti quali radiazioni, radicali liberi e stress ossidativo che sono alla base di molte patologie nell’uomo e causa di invecchiamento cellulare. Le informazioni acquisite forniranno, inoltre, dati utili per la ricerca scientifica applicabile a vari settori, non solo tecnologici, ma anche per la salute umana.
Nella foto: un momento dell'incontro a Porta Terra
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