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Red 13 maggio 2008 video
"Patto di Fertilia", ecco tutti gli immobili
Mercoledì nella cittadina catalana si discuterà dei progetti per l´utilizzo dei beni di Fertilia che la Regione ha acquisito recentemente dallo Stato. Soru nel pomeriggio sarà nella vicina borgata per illustrare le proposte delle istituzioni


ALGHERO - Dall’ufficio di presidenza della Regione arriva l’ufficialità dell’incontro tra il Governatore Renato Soru e il sindaco di Alghero Marco Tedde. Tutto confermato, mercoledì, alle 11,30, il presidente Soru sarà ad Alghero per discutere del futuro della Borgata Giuliana. Nel pomeriggio incontro con il Comitato di Fertilia (ore 15,30 presso l’Ostello della Gioventù), per illustrare alla cittadinanza i progetti di rinascita. Gli edifici storici realizzati tra la metà degli anni trenta ed il secondo dopoguerra saranno oggetto di riqualificazione e ristrutturazione, nel futuro di Fertilia ci saranno servizi per i cittadini e il turismo. Numerosi gli immobili recentemente trasferiti dal Demanio dello Stato alla Regione Sardegna, un fatto storico che porta la firma della Giunta Soru e andrà ad incidere positivamente sull’economia della città catalana. Un’occasione unica per rilanciare non solo il comparto turistico. Lo stato attuale del complesso, riconosciuto dalla critica come uno dei più importanti esempi di architettura moderna italiana tra le due guerre, evidenzia la necessità di un’azione di recupero e conservazione del patrimonio architettonico. Il presidente della regione, è stato chiaro, dichiarando che metterà a disposizione tutte le risorse possibili per le opere di recupero, ora si attende con comprensibile ottimismo l’incontro istituzionale col sindaco Tedde. Dopo l’assenza di marzo, in occasione della visita di Soru all’indomani dell’ufficializzazione del passaggio degli immobili dallo Stato nella disponibilità della regione, che tanto aveva fatto discutere, il sindaco avrà la possibilità di ricucire i rapporti col Governatore. Sul tavolo c’è il rilancio dell’intera Riviera del Corallo. Ecco i principali immobili inseriti nella disponibilità della Regione Sardegna, a cui si aggiungono numerosi edifici utilizzati a scopo residenziale e di servizi.

Ex Cinema e Casa del Fascio, realizzata tra il 1948 e il 1952. Il progetto comprende la Casa del Fascio propriamente detta che si congiunge alla Sala Spettacoli e alla Foresteria per mezzo di un portico. Nella Casa del fascio, al piano terreno, sono disposti, oltre l’atrio e la portineria, una piccola sala di attesa, due uffici per l’O.N.D., una sala convegno e altri due ambienti per le associazioni dei mutilati e dei combattenti. Al piano superiore, gli uffici del Segretario politico, della Fiduciaria dei Fasci femminili ed altri ambienti da destinare alle varie organizzazioni del Regime. La Sala Spettacoli, annessa al Dopolavoro, è capace di circa trecento posti a sedere, di cui circa duecento in platea ed il resto in balconata.

Albergo Foresteria, realizzato tra il 1939 e il 1942 dispone di ventidue camere ubicate sui due piani superiori con quattro bagni e relativi servizi. Al piano terreno, oltre l’atrio, vi sono sale di scrittura, di attesa e di convegno, una sala da pranzo con bar e attigua cucina, office e dispensa, oltre i necessari servizi. All’ultimo piano, una parziale sovra elevazione dispone dei necessari servizi per un caffè in terrazza. Attualmente l’edificio ha mantenuto sino ad oggi una funzione ricettiva, pur essendo in un mediocre stato di conservazione e non avendo avuto i necessari interventi di adeguamento funzionale richiesti dal mercato.

Ex Casa Comunale e Torre Littoria, realizzata tra il 1939 e 1942, è progettata nella piazza principale del Centro Comunale. L’edificio confina da un lato con le case con le case dei Sotto-ufficiali e dall’altro con l’edificio Postale. La costruzione è a due piani, al piano rialzato si trovano, oltre l’ingresso ed i servizi, i seguenti uffici: Conciliazione – Dazio – Tasse – Anagrafe – Ufficio d’Igiene – Archivio - Sala per il pubblico. Al primo piano, vi sono, oltre i servizi gli Uffici di Tesoreria, Ragioneria, Segreteria e Postali, il Salottino e la Sala Adunanze, questa ultima di notevoli dimensioni. La Torre Comunale che sorge isolata dall’edificio è alligata con una passerella alla sala delle Adunanze.

Ex Edificio Postale, realizzato tra il 1939 e 1942. L’edificio postale è progettato sulla strada lungo mare e confina con la Torre comunale. La costruzione è a due piani; al piano rialzato, si trovano i locali per gli uffici e cioè Sala per il pubblico, Titolare, Servizi, Sala macchine, Telefoni, Arrivi e Partenze, Portalettere, Deposito Pacchi. Al primo piano si trovano: il Centralino telefonico e due appartamenti composti di tre camere, stanzino, cucina e bagno. La sala per il pubblico ha il pavimento di tessere di gres e una zoccolatura di marmo colorato. Gli altri uffici e gli appartamenti sano rifiniti con la massima semplicità. La veste architettonica è sobria, senza inutili e costose decorazioni.

Ex sede Ferrarese di Colonizzazione, realizzata tra il 1939 e 1942, progettata nella strada lungo mare nei pressi della piazza principale e perciò in posizione centralissima e facilmente accessibile. L’architettura è semplice senza inutili e costose decorazioni; sul portale, rivestito di pietra è apposta una targa con iscrizione. Le riquadrature delle finestre, lo zoccolo e la cornice di coronamento sono in pietra rachitica, mentre tutto il resto delle facciate è intonaco. Attualmente l’edificio è in uno stato di completo abbandono e di forte degrado.

Edifici Residenziali Porticati, realizzati tra il 1939 e 1942. I quattro edifici porticati con tipologia in linea definiscono l’asse principale di collegamento tra le due piazze, quella della chiesa e quella sul mare e costituiscono le più importanti architetture residenziali di Fertilia. Progettati come elementi che combinano lo spazio pubblico, i servizi commerciali e la residenza, sono definiti da un impianto rettangolare di tre livelli, con portico su strada, giardini interni ed ampie logge. Le costruzioni sia in fondazione che in elevazione sono in muratura di pietrame calcareo e malta bastarda ordinaria; le caratteristiche architettoniche sono definite dal rivestimento del piano terra e dei portici con pietra in trachite. Attulamente hanno mantenuto la funzione residenziale e commerciale originaria.

Ex Caserma della MVSM, realizzatra tra il 1939 e 1942. La Caserma è progettata nella piazza semicircolare all’ingresso del nuovo centro comunale, simmetricamente alla Caserma dei R.R.C.C. L’edificio, isolato completamente dalle costruzioni circostanti è a due piani; al piano rialzato si trovano, oltre all’ingresso, un ufficio, due dormitori ciascuno per dei militi, una sala di riunione e mensa con adiacente cucina e relativo office, una batteria di W.C. e lavabi, una armeria ed un archivio. Al primo piano che ha accesso indipendente dall’esterno ma cui si accede anche dal piano rialzato, sono disposti due appartamenti l’uno di due, l’altro di quattro camere oltre alla cucina e bagno. La veste architettonica è sobria senza inutili e costose decorazioni.

Caserma dei Carabinieri, realizzata tra il 1939 e 1942. La caserma è stata progettata nel 1937 da Petrucci, Paolini, Silenzi e Tufaroli. E’ realizzata sullo stesso progetto della caserma della MVSM, è composta di due piani. Le costruzioni sia in fondazione che in elevazione sono in muratura di pietrame calcareo e malta bastarda ordinaria; le caratteristiche architettoniche sono definite dal rivestimento del piano terra e dei portici con pietra in trachite; i prospetti sono rifiniti con intonaco colorato Terranova dato a spruzzo a superficie granita o frattazzata a feltro. Attualmente è utilizzata dalla caserma dei Carabinieri della sezione staccata della borgata Giuliana.

Scuola Elementare, realizzata nel 1936 è intitolata a “Rosa Maltoni Mussolini”. L’edificio costituisce l’unico realizzato secondo il progetto di Arturo Miraglia, autore del primo piano urbanistico. Descritta in occasione dell’inaugurazione come un’architettura “razionalissima, audace costruzione con più corpi avanzati, scintillanti di vetri e di lucidi metalli”, è un edificio improntato ad un formalismo dalle suggestioni neo-futuriste. I prospetti, disegnati da finestre a nastro lungo i corpi minori, sono caratterizzati dall’uso alternato del mattone faccia a vista con l’intonaco e dall’uso del ferro per gli infissi; il corpo centrale è caratterizzati dalla presenza di un balcone ad angolo di grande interesse architettonico e strutturale, un elemento in cemento armato a sbalzo di forma circolare realizzato per ospitare i discorsi delle autorità durante l’inaugurazione. Altri elementi rimandano direttamente al repertorio omologato dell’architettura di regime, come l’ingresso, sempre ad angolo, risolto attraverso tre fasce verticali che rappresentano i fasci littori; un intento chiaramente propagandistico che viene trasformato in un elemento determinante della composizione generando un interessante effetto dinamico. Sempre nel corpo d’ingresso due scritte, raro esempio di grafica futurista, indicano la funzione dell’edificio.

Chiesa Parrocchiale, realizzata tra il 1939 e 1942. La Chiesa ha una sola navata, con cappelle laterali e nella zona absidale si trova l’altare maggiore. Accanto alla Chiesa, in comunicazione con essa si trova il Battistero, piccolo edificio di forma circolare. Annessa alla Chiesa c’è la sacrestia, con l’ufficio parrocchiale e l’aula per il Catechismo . Al piano superiore l’abitazione per il parroco. La chiesa ha carattere di grande semplicità. L’edificio attualmente conserva importanti opere d’arte del novecento, come il mosaico di Giuseppe Biasi, è in buono stato di conservazione, nonostante vi siano segni di degrado sia delle recinzioni, sia della casa parrocchiale.

Ex Mercato Coperto, realizzato tra il 1939 e 1942. Il mercato coperto è progettato nel baricentro dell’agglomerato urbano e insieme in zona facilmente accessibile dalla campagna per il suo rifornimento. E’ costituito da una doppia pilastrata a pianta rettangolare coperta a tetto. Attualmente il piccolo edificio si trova inglobato in parte nelle strutture di servizio al campo sportivo, per il resto utilizzato come deposito o garage privati.

Villaggio Calik, realizzato nel 1928. Negli ultimi anni dell’ottocento si apre un importante capitolo della bonifica integrale e della successiva riforma agraria: la bonifica della Nurra, avviata nel 1898 con i lavori nello stagno del Calik ed eseguita con la manodopera dei detenuti reclusi nello stabilimento penale di Alghero e nella colonia penale di Cuguttu. In questa prima fase i lavori si concentreranno soprattutto intorno allo stagno, e nel 1927 si realizzerà un primo insediamento operaio, il Villaggio Calik, progettato dall’ing. Pier Luigi Carloni. Si tratta di un nucleo collocato lungo la strada principale di collegamento tra la città di Alghero e la baia di Porto Conte, che doveva servire come sede degli operai e dei dirigenti impegnati nella bonifica. Gli edifici in stile ecletico furono eseguiti in conformità con le direttive del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Sardegna a seguito della “Circolare Giuriati”. Questo piccolo borgo costituisce il primo nucleo della bonifica e la premessa alla fondazione della città di Fertilia.




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