Marco Vuchic
21 luglio 2023
Vukic punge: il viaggio allucinante di Salvini in Sardegna
La nuova rubrica a firma di Marco Vuchich. Satira, ma non troppo. A seguito del Ministro dei Trasporti anche Solinas e Pais in un´avventura lisergica avulsa dalla realtà
CAGLIARI - Lo scorso 13 luglio un asteroide ha sfiorato il nostro pianeta, se avesse intercettato l'orbita terreste sarebbe stato un disastro. Qualche giorno più tardi, invece, la Sardegna è stata colpita in pieno da quel pallone gonfiato del nostro Ministro dei Trasporti di se stesso, tale Salvini Matteo di Milano, esponente del partito più amato dai pastori sardi, che ancora aspettano il miracolo, da lui promesso, di portare il prezzo del latte ad 1 euro in 48 ore. Il leghista, in uno dei suoi attacchi spara balle, ha dichiarato di voler «Recuperare anni di lontananza tra il governo nazionale e il popolo sardo». Meglio per lui, intanto, che resti a debita distanza dagli ovili e dalle macchinette per la tosatura delle pecore. E' solo un consiglio.
Salvini ed il governatore, ancora vedovo di portatile, Christian Solinas, come novelli Don Chisciotte e Sancio Panza, hanno vagato per l'isola lanciando promesse e tagliando nastri. Infine, la ciliegina sulla torta: la minaccia di voler ricandidare il mancato avvocato extralarge alle prossime elezioni regionali: sicuramente un premio per essere arrivato ultimo nella classifica di gradimento dei governatori delle regioni italiane. Ad accompagnare i due sodali nello psico-viaggio, completamente avulso dalla realtà circostante, era presente il nostro Michelino Pais,un altro che in quanto a spararle grosse non è secondo a
nessuno. Durante il comizio elettorale, maldestramente camuffato da visita ministeriale, Pais ha annuito continuamente, come quei cagnolini da cruscotto tanto in voga negli anni '80, sottolineando le allucinazioni del Ministro con il suo inconfondibile sorriso a 44 denti che tanto l'hanno reso famoso nei primi piani dei TG di Videolina.
Per trasformare la farsa in tragedia, il buon Michele ha pensato bene di omaggiare il nordista della leggendaria bandiera dei Quattro Mori, con tanto di foto ricordo. Voci di corridoio avrebbero fatto trapelare la notizia, da confermare, che appena Salvini ha sfiorato lo stemma sardo, il tessuto ha incominciato a prendere fuoco e nel disordine del momento, rapito dal luccichio delle fiamme, abbia incominciato a cantare le gesta incendiarie del Vesuvio sui meridionali. Pais gli avrebbe subito spiegato che in Sardegna non sono presenti vulcani attivi. «Ah, no? - avrebbe risposto il leghista - E allora ci attiveremo per realizzarlo nella prossima legislatura, sempre se ci eleggerete per altri cinque anni».
Scena finale: zoomata sulle ceneri della bandiera, carrellata all'indietro, piano americano con Pais che sorride nervosamente, primo piano sul Presidente del Consiglio regionale, dettaglio sulla lacrima che scivola lenta sulla barba ispida. Voce fuori campo: «Forse non sarà rieletto». Titoli di coda.
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