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20 luglio 2023
Active Tourism, per chi vuole conoscere davvero il territorio
Nella Riviera del Corallo è presente il Parco Naturale di Porto Conte e l’Area Marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana in cui poter esercitare attività di cycling, trekking , diving e snorkeling. Insomma ce n’è per tutti i gusti ed esigenze
Mare, sole, spiagge dorate, coste rocciose, cultura millenaria e cucina tradizionale sono gli ingredienti che ogni anno spingono l’esercito dei turisti verso la nostra meravigliosa isola. Ma non tutti sono propensi a passare l’intero periodo vacanziero sdraiati sotto l’ombrellone di uno stabilimento balneare o a bordo piscina. Esiste una cospicua fetta di turisti che non si limitano al meritato riposo, preferiscono interpretare la vacanza come un momento in cui mettersi in gioco, avventurarsi nel territorio, magari unendo la sete di conoscenza all’attività sportiva. Sono gli escursionisti, quelli che la Sardegna la vogliono vivere da vicino, calpestando i sentieri, a piedi o in mountain bike, visitando in barca gli anfratti più nascosti della costa rocciosa, veleggiando al largo per sentire la potenza del maestrale che gonfia le vele. Per chi sente la necessità di addentrarsi nella natura incontaminata, Il territorio algherese offre un’ampia possibilità d’azione, mettendo a disposizione di tutti più di cinquemila ettari del Parco naturale regionale di Porto Conte.
All’interno del territorio protetto sono, infatti, disponibili diversi tipi di escursioni che vanno dal trekking al cycling, muovendosi in ambienti incontaminati, con viste mozzafiato su uno dei paesaggi più belli dell’intera isola. Un’avventura disponibile tutto l’anno, anche se, per questioni prettamente climatiche, il periodo migliore va dalla primavera all’autunno inoltrato. Per agevolare gli ospiti del Parco sono disponibili tour guidati dell’area naturalistica, spostandosi a piedi o mediante il noleggio di bici elettriche, ma anche auto elettriche ed escursioni marine. Sono presenti anche diversi tipi di difficoltà, da brevi passeggiate con un minimo di dislivello a dei percorsi di trekking più performanti che conducono il visitatore in luoghi altamente suggestivi, come Punta Giglio, Cala Barca, Torre del Bol, Torre della Pegna o il Monte Timidone. Seguendo la Strada provinciale 55, verso Capo Caccia si può raggiungere il principe dei belvedere, con vista direttamente sull’Isola Foradada, un capolavoro scolpito dal mare e dal vento per la gioia degli osservatori.
Per chi volesse avere a disposizione la vista dell’intero territorio , spaziando dal porto di Alghero alla baia di Porto Ferro, non resta che percorrere la Strada statale 291, in direzione Santa Maria La Palma, per poi svoltare lungo la strada asfaltata che porta verso Monte Doglia, il principale rilievo presente nella Nurra algherese che, con i suoi 432 metri di altezza, ospita sulla sommità la stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare. All’interno del territorio del Parco è presente un variegato numero di specie animali e vegetali, alcune autoctone, altre introdotte qualche decina di anni fa. Sono presenti: il cavallino della Giara, l’asino sardo e quello albino dell’Asinara, una grande popolazione di daini e cinghiali. Specie di uccelli che nidificano proprio sulle falesie a strapiombo sul mare come la berta maggiore, il marangone dal ciuffo, il falco pellegrino ed il grifone.
Per gli amanti del diving il territorio dell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana è un vero e proprio paradiso. Il turismo marino, infatti, offre la straordinaria opportunità di esplorare un fondale ricco di grotte sommerse che possono essere visitate previa autorizzazione dell’Ente Parco. Tra queste spiccano la Grotta di Nereo, la Grotta delle Stalattiti e la Grotta dei Cervi , quest’ultima di particolare importanza perché contiene un giacimento fossile di cervi sardi, una specie ormai estinta. Per quanto riguarda i siti d’immersione a cui si può accedere senza passare attraverso l’autorizzazione dell’ente, sono fruibili le pareti della Madonnina, la parete di Punta Giglio, di Punta dei Romani e di Punta Stiletto, la pettata di Capo Caccia ed i dolmen della Foradada. Per condurre il turista in questa avventura immersiva ci si deve necessariamente affidare ai centri diving autorizzati presenti nel territorio. Professionisti che accompagneranno gli ospiti anche nelle escursioni di snorkeling, alla scoperta di numerose specie marine che vanno dalle gorgonie rosse e viola alle praterie di posidonia oceanica, seppie, polpi, cavallucci marini, saraghi, cernie e branchi di barracuda. Possono essere avvistati anche delfini e grampi, conosciuti anche come delfini di Risso.
Insomma, per i vacanzieri più esigenti è disponibile un’ampia possibilità di svago, una serie di attività create a misura per gli amanti del cycling, sia che vogliano spostarsi su strada o lungo più difficoltosi sentieri che si inoltrano nella natura più selvaggia. Itinerari sommersi, per gli amanti delle profondità marine e per gli osservatori di superficie. Esplorazione della costa con diversi generi di natanti, dal gommone alla barca a vela più strutturata, senza dimenticare sport acquatici come il windsurf ed il kitesurf, ma anche il meno impegnativo stand up paddle oppure la classica canoa e kayak. Ce n’è per tutti i gusti, sempre nel rispetto di un territorio da preservare e mantenere il più incontaminato possibile, nel rispetto di fauna e flora che sono la vera ricchezza della Sardegna.
realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio
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