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18 luglio 2023
Punta Giglio Libera solidarizza per Capo Figari
« Basta con la bugia della ri-valorizzazione, l´unica cosa che questi progetti valorizzano è il profitto dei privati che fanno scempio dei nostri territori». Arriva da Alghero il sostegno al Comitato Maremosso di Golfo Aranci
ALGHERO - L’Associazione Punta Giglio Libera-Ridiamo Vita al Parco esprime solidarietà e condivide la petizione lanciata dal Comitato Maremosso di Golfo Aranci e ha inviato allo stesso il messaggio a firma della presidente Elena Pittau. «Prima di tutto ci teniamo a riaffermare la nostra adesione ed il plauso per le iniziative che state portando avanti. Assistiamo in modo sempre più pressante ad attacchi al nostro territorio con il continuo tentativo di sottrarre le sue zone più belle all'uso comune, con azioni speculative. Anche per Punta Giglio le protezioni previste non sono state sufficienti a evitare un intervento che minaccia giorno dopo giorno la salvaguardia delle specie stanziali e migranti a causa del carico antropico che l'attività "autorizzata" conduce».
«A Punta Giglio - continua Pittai - gli sfacciati occupanti, protetti dalle famose 14 autorizzazioni, agiscono senza alcun controllo da parte di chi dovrebbe verificare che le prescrizioni suggerite dall'ISPRA vengano rispettate: nessun controllo sul livello di illuminazione notturna, sui rumori serali, sul numero di avventori, sull'introduzione di animali domestici. La falesia è diventata terra di nessuno o di troppi e questo con la connivenza dell'Ente Parco che dovrebbe essere il garante del rispetto delle regole. La vostra lotta contro l'ultimo oltraggio, il progetto per il semaforo di Capo Figari, avrà tutto il nostro sostegno, che intanto inizia con l'invito ai nostri 116 soci di firmare la petizione».
Elena Pittau condivide la battaglia sulle pagine social che vengono normalmente lette dai gruppi locali che hanno fin dall’inizio sostenuto il Comitato Alghero per Punta Giglio, recentemente rafforzato con la trasformazione in Associazione. «Parteciperemo inoltre a tutte le iniziative che tenderanno a pubblicizzare l’ opposizione a quella che viene definita “valorizzazione”, mentre è palese che si tratta di speculazione di società privata. Siamo convinti - conclude - che sia importante rafforzare le nostre proteste e lotte tenendo un collegamento e organizzando azioni comuni fra tutte le diverse realtà sociali che hanno coscienza dell'attacco sistematico che il nostro patrimonio sta subendo. Basta con la bugia della ri-valorizzazione, l'unica cosa che questi progetti valorizzano è il profitto dei privati che fanno scempio dei nostri territori».
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