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6 luglio 2023
Catamarano in zona protetta: sanzioni
Denunciato diportista straniero ancorato con la propria imbarcazione all’interno della zona di riserva integrale dell’Area Marina Protetta dell’Asinara. Provvidenziale l´intervento della Guardia Costiera di Porto Torres
PORTO TORRES - Mercoledì mattina, nell’ambito dell’attività di vigilanza ambientale all’interno dell’Area Marina Protetta dell’Isola dell’Asinara, personale della Guardia Costiera di Porto Torres ha deferito alla competente Autorità Giudiziaria un cittadino di nazionalità francese ancorato con il proprio catamarano di circa 14 metri nello specchio acqueo di Cala Sant’Andrea. La baia ricade infatti all’interno della “Zona A” del parco marino, ovvero di riserva integrale, dove sono assolutamente vietate non solo la navigazione e l’ancoraggio ma anche qualsiasi attività, compresa la balneazione, che comporta la presenza di persone, come disposto dal Regolamento dell’Area Marina protetta dell’Asinara a tutela del delicato e prezioso ecosistema marino locale che caratterizza questo sito.
Una volta intercettata dai militari della Guardia Costiera, l’unità da diporto, è stata scortata nel vicino porto di Stintino e l’equipaggio condotto presso il locale Ufficio Marittimo per gli ulteriori accertamenti documentali e per la successiva redazione dei conseguenti atti di Polizia giudiziaria. L’ancoraggio in zona A, infatti, costituisce illecito penale. Al termine dell’attività di controllo, pertanto, il Comandante dell’unità, di nazionalità francese, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari per aver violato i rigorosi divieti di navigazione ed ancoraggio all’interno del sito marino protetto.
Il Comandante della Capitaneria di porto di Porto Torres, Capitano di Fregata (CP) Gabriele Peschiulli, sottolinea che l’attività di pattugliamento della Guardia Costiera nelle aree marine protette, in sinergia con l’Ente gestore, si intensifica ulteriormente durante la stagione estiva, dove, richiamati dalle bellezze naturalistiche, alcuni diportisti, in spregio alle stringenti norme di tutela ambientale, accedono alle aree interdette alla navigazione violando i pertinenti divieti di legge.
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