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S.A. 3 luglio 2023
Emergenza idrica nella piana di Chilivani
Gli esponenti della Giunta Solinas hanno partecipato all’incontro organizzato dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna. Il bacino dove sono attualmente invasati 8 milioni di metri cubi d’acqua che però non soddisfano i bisogni di un territorio ad altissima vocazione agricola
Emergenza idrica nella piana di Chilivani

SASSARI - «La Regione è vicina ai territori e lo dimostra con la presenza di tre Assessori regionali, Valeria Satta, dell’Agricoltura, Pierluigi Saiu, dei Lavori Pubblici e Marco Porcu della Difesa dell’Ambiente. Gli esponenti della Giunta Solinas hanno partecipato all’incontro organizzato dal Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna per discutere dell’emergenza idrica nella Piana di Chilivani. Emergenza idrica che, come è stato più volte detto, non colpisce tutta l’Isola ma solo alcune zone. Dunque massima attenzione alla gestione della risorsa acqua. L’emergenza idrica nella Piana di Chilivani riguarda la diga del Monte Lerno. Bacino dove sono attualmente invasati 8 milioni di metri cubi d’acqua disponibili per uso irriguo. Cifra che non riesce a soddisfare i bisogni di un territorio ad altissima vocazione agricola. Il bacino può contenerne circa 70 milioni che scendono a 39 milioni per motivi di sicurezza. Oltre il 40 per cento viene però perso a causa delle perdite nelle condotte. Ha piovuto tanto è stato detto più volte ma devono necessariamente essere fatti degli interventi strutturali» si legge nella nota diffusa dall'Ufficio Stampa della Regione.

«L'intervento infrastrutturale sull’invaso – ha invece puntualizzato l’assessore dei Lavori Pubblici, Pierluigi Saiu - consentirà, entro la fine dell'anno venturo di riportare la capacità complessiva ai livelli massimi consentiti. La risposta più importante per il territorio è per le aziende che insistono nella zona. Ovviamente ci rendiamo conto che in questo momento si va incontro a una situazione di difficoltà. Sulla base di un accordo con il Consorzio di Bonifica si è ritenuto di dover confermare l'assegnazione dei volumi sia per quest'anno che per l'anno venturo. Riteniamo in ogni caso che lavorando insieme si potrà superare questo periodo e poi poter consegnare finalmente a questo territorio l'acqua che serve attraverso, ripeto, la capacità di basamento originaria, così come prevista di 70 milioni di metri cubi d'acqua, la capacità massima dell'invaso, e sulla quale, grazie all'intervento di Enas, si sta lavorando per ripristinarla completamente. Occorre però programmare per il futuro, riducendo la percentuale di perdite. Massima disponibilità ma serve una gestione di invasamento per la distribuzione dell’acqua». I volumi presenti attualmente nella Diga sono inferiori alle assegnazioni annuali che per il 2023 sono state di 12 milioni di metri cubi. Inizialmente erano previsti 10 milioni ma poi, con le precipitazioni delle scorse settimane, sono stati incrementati.

Anche l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu si è soffermato sulla gestione del bene acqua in certe zone. «Oggi -ha detto Porcu - la Regione Sardegna non ha un problema di siccità in termini complessivi, ma alcune zone, come quella dove oggi ci troviamo, gli agricoltori non riescono ad avere le risorse idriche a sufficienza per poter portare avanti le proprie aziende. Questo è dato da due problemi fondamentali uno da un lato è l'implementazione della dell'infrastruttura che determina il mantenimento e il contenimento della risorsa idrica e dall'altro, come è già stato denunciato, dobbiamo tutti guardare verso un'agricoltura che migliora i propri sistemi, anche attraverso la ricerca scientifica. E in particolare che ci permetta di poter raggiungere gli obiettivi dell'agenda programmatica in tema di agricoltura sostenibile. Inoltre – concluso l’assessore Marco Porcu – bisogna trovare soluzioni per la gestione dei reflui, con la raccolta e l’utilizzo. Siamo disponibili a trovare soluzioni anche come Arpas per la verifica della qualità. L’Acqua è una risorsa fondamentale e non va sprecata».
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